La stagione di Formula 1 che si sta per aprire fino a un mese fa “solleticava” gli appassionati curiosi di vedere Vettel alla guida della “Rossa” di Maranello. Adesso lo è per quello che ormai tutti hanno ribattezzato il “giallo” di Fernando Alonso tra tante ipotesi non confermate: scosse elettriche, malori, amnesie o (per i più maligni) schermaglie del campione nei confronti della deludente McLaren-Honda che (al momento) nulla ricorderebbe di quella dei fasti del passato.
Del campione spagnolo scrive anche il giornalista Rai Sport Franco Bortuzzo che paragona il rumore dello schianto della McLaren di Alonso durante il test di Barcellona ad altri da lui uditi in incidenti avvenuti in passato, anche a Monza: «Michael Schumacher con la Ferrari» o, sempre a Barcellona, Luca Badoer. Descrive gli schianti del tedesco e dell’italiano come lo scaffale di una ferramenta: «che cade a terra di botto, in un istante, scaraventando sul pavimento migliaia di viti, bulloni e attrezzi».
Nulla a che vedere con quello dell’ex ferrarista di Oviedo, a 100/150 all’ora: «quasi un doppio appoggio a muro» scrive Bortuzzo, che cita poi un’intervista fatta da un giornalista della emittente spagnola Antena 3 all’ex membro della Commissione Mondiale della Fia, lo spagnolo Joaquin Verdegay: «ribadisce una tesi che ormai sembra sempre più credibile: Alonso era incosciente prima dell’incidente, e non dopo, a causa dello stesso, debole, schianto». E del rumore dell’incidente Antena 3 mostra un VIDEO inedito di un tifoso.
Intanto è tutto pronto per il primo gran premio, a Melbourne, in Australia, il 15 marzo, dove Alonso non ci sarà. L’ultimo sarà il 29 novembre ad Abu Dhabi. A Monza si correrà il 6 settembre. In tutto le gare saranno 21 con la novità del Gp del Messico. Inutile dire che la Mercedes sarà la favorita mentre la Ferrari che manca da 5 anni l’appuntamento con il mondiale costruttori e da 6 quello piloti, spera (almeno) di ben figurare. La Williams dovrebbe riconfermarsi la principale avversaria delle “Stelle d’argento” mentre La Red Bull può contare su un fortissimo Daniel Ricciardo affiancato dalla novità Daniil Kvyat. La McLaren è per ora un enigma mentre la Toro Rosso sfodera la coppia di giovanissimi figli d’arte Sainz jr e Verstappen.