Aria di festa martedì a Monza alla presentazione del Gp d’Italia 2019 per due momenti cruciali dell’autodromo nazionale e della Formula 1. «Monza è orgogliosa di essere protagonista di un doppio compleanno: i novant’anni del Gp d’Italia e della scuderia di Maranello. Una coincidenza che non può che portare fortuna al nostro Autodromo e all’accordo che sigliamo oggi con Aci Italia, ha spiegato il sindaco Dario Allevi nelle vesti di presidente del Consorzio Villa Reale e Parco di Monza Dario Allevi.
L’orgoglio è per la nuova convenzione tra Consorzio e Aci Italia per “blindare” il Gp di Monza. «Proprio questo orgoglio è stata la benzina che ci ha permesso di lavorare, insieme ad Aci Italia, alla nuova convenzione che ha “messo in sicurezza” il GP a Monza almeno fino al 2024», ha analizzato il sindaco.
Che è entrato nel merito della nuova concessione che ha trasferito la gestione dell’Autodromo da Sias Spa ad Aci: «Con Aci Italia abbiamo lavorato gomito a gomito per firmare la nuova convenzione prima del Gp di quest’anno: per qualcuno sembrava un’impresa impossibile e invece così non è stato. Grazie a questo straordinario gioco di squadra, Aci Italia potrà finalmente firmare il nuovo contratto con Liberty Media che lega la Formula 1 a Monza per i prossimi cinque anni, fino al 2024. È questa per me la soddisfazione più grande e l’obiettivo che mi ero dato».
La nuova convenzione entrerà in vigore l’1 gennaio 2020 e scadrà il 31 dicembre 2028. Il canone annuo è fissato in 900 mila euro.
Ma Allevi è andato oltre, oltre la convenzione e anche la Formula 1, per dare nuova linfa all’impianto. «L’Autodromo è uno dei circuiti più antichi e famosi al mondo. In quasi un secolo di storia è entrato nella leggenda degli sport motoristici, anche grazie alla sua posizione all’interno del Parco che dà vita ad uno scenario unico al mondo. Durante tutto l’anno i suoi rettilinei e le sue curve sono percorse da auto d’epoca e da corsa. È un impianto che quindi, già oggi, vive oltre il Gran Premio di Formula 1. La sfida che abbiamo davanti è quella di farlo diventare un impianto sempre più polifunzionale capace di attirare grandi eventi non solo motoristici. Per questo stiamo lavorando per portare il grande tennis nel “Tempio della Velocità”, così come siamo felici di essere riusciti ad ospitare a Monza il “Salone dell’Auto”. Stiamo creando anche le condizioni perché tornino i grandi concerti nell’area della Gerascia, così come mi piacerebbe realizzare un sogno che ho nel cassetto da vent’anni: quello di vedere nascere all’interno dell’impianto un museo che rievochi tutta la storia, ormai quasi centenaria, del nostro Autodromo Nazionale. Solo quest’ultimo, ne sono convinto, porterebbe in città un numero incredibile di appassionati e turisti che verrebbero a visitarlo da ogni parte del mondo ogni fine settimana».
Progetti che hanno bisogno di risorse: «Reggia, Parco e Autodromo rappresentano, oggi, il traino del turismo monzese. Su questo compendio, unico al mondo, stiamo investendo risorse mai viste prima che toccano la cifra di 55 milioni di euro, grazie all’intervento di Regione Lombardia. Una parte di queste devono tenere conto delle potenzialità dell’impianto, visto anche che il turismo per Monza è diventato uno straordinario “generatore” di nuova economia e un volano per tutto il territorio. Questa è la strada che stiamo percorrendo e che intendiamo proseguire anche nei prossimi anni».