Il volto disteso è quello di chi si gode il successo, che in prima persona porta il suo nome. Angelo Sticchi Damiani, da presidente Aci, nel giro di pochi giorni si è visto consegnare l’autodromo in concessione e la Formula 1 fino a oltre il Gp del centenario. Chiedere di più, per il manager pugliese, sarebbe impossibile. Eppure, così come aveva detto in conferenza stampa di presentazione, c’è già da pensare agli interventi strutturali da mettere in atto per far sì che Monza venga ammodernata “e sia agli standard a cui il suo nome le impone di essere”. Sì, ma quali sono le priorità di intervento? “Ce ne sono tante”, ammette oggi Sticchi Damiani. “E ancora più importante sarà fare un elenco delle cose da fare da qui al 2022. Saranno modulate nel tempo, ma è importante pianificare ciò che si è reso necessario. Ci sono sicuramente le questioni legati alla sicurezza dei sottopassi: qualcosa è stato fatto, ma non in modo definitivo. Ci incontreremo con governo e Regione per stabilire un cronoprogramma, per capire cosa sia urgente e cosa verrà fatto in un secondo momento”. Martedì, il sindaco Dario Allevi aveva parlato del “sogno di un museo. Un sogno coltivato da 20 anni”. “Non è tra le priorità”, ammette Sticchi, “ma sicuramente è una cosa da fare. Lavoreremo modulando gli interventi per triennio”, cercando di muoversi per step.
F1, #ilCittadinoGp: per Sticchi Damiani la priorità in autodromo a Monza sono i sottopassi, non il museo
Il presidente dell’Aci Sticchi Damiani su i lavori in autodromo in vista del centenario: «Sicurezza e soluzioni definitive per gli attraversamenti, con un cronoprogramma triennale da condividere con governo e Regione. Il museo? Sì, ma non subito»