Dopo la disfatta della prima sessione di libere, iniziata alle 5.30 ora italiana ed interrotta dopo solo 20 minuti, con due ore e mezza di ritardo sul programma, prendono il via le FP2 sul tracciato cittadino di Las Vegas. Il più veloce in pista in entrambe le sessioni è il monegasco della Casa di Maranello Charles Leclerc. A concludere dietro di lui con un distacco di mezzo secondo, per la seconda sessione di prove libere, è il compagno di squadra Carlos Sainz, inaspettatamente in pista dopo aver spaccato a metà la propria monoposto nel primo turno di libere. Chiude il quadro del podio Fernando Alonso a 11 millesimi dal connazionale, mentre Sergio Perez si aggiudica la medaglia di legno virtuale. Solo sesto e nono i Campioni del Mondo Verstappen e Hamilton, mentre chiude la top ten Alexander Albon.
F1, Gp di Las Vegas: la mattina difficile con le Fp1 interrotte per un tombino
La seconda, ma di fatto prima, sessione di prove libere sul nuovo tracciato di Las Vegas parte in ritardo a causa del controllo approfondito del manto stradale apportato dai tecnici Fia dopo il clamoroso “incidente” delle FP1. Dopo solo 4-5 giri percorsi, la prima sessione di libere, è stata immediatamente interrotta da una bandiera rossa e annullata a causa di un tombino dissaldatosi dal manto stradale che ha provocato, prima la rottura del telaio dell’Alpine di Esteban Ocon, poi lo sventramento del fondo, quindi la rottura della scocca, del cambio e di parti della Power Unit nella Ferrari di Carlos Sainz. Grazie al grande lavoro dei meccanici dei due team che sono potuti intervenire sulle monoposto nella lunga pausa necessaria per verificare tutto il manto stradale del nuovo tracciato cittadino di Las Vegas, entrambe le vetture sono riuscite a partire per la seconda sessione di libere, posticipata di mezz’ora in mezz’ora fino alle 11.30 ora italiana, 2.30 del mattino sul fuso orario di Las Vegas.
F1, Gp di Las Vegas: il circuito temporaneo e la seconda sessione di libere senza pubblico, i motivi e le proteste
Essendo slittata troppo tardi, la seconda sessione di libere ha preso il via senza più tifosi sugli spalti, ma non senza proteste da parte degli spettatori allontanati, dati i prezzi folli del costo dei biglietti per il weekend di gara: all’1.30 di mattina, infatti, la polizia di Las Vegas ha dovuto sgomberare le tribune ed allontanare i tifosi da tutte le aree del paddock per una questione di sicurezza.
Il nuovo tracciato sorto nella capitale dello stato del Nevada, infatti, è un circuito cittadino temporaneo, nel vero senso della parola, poiché nel corso della giornata, secondo gli accordi presi, viene smontato e restituito alla viabilità della città (fino alle 5 di pomeriggio). Non è la prima volta Formula 1 spinge per correre nella città di Elvis Presley (a condizioni folli): già nel 1981 e nel 1982, infatti i Gran Premi della massima categoria di corse automobilistiche a ruote scoperte erano stati disputati nel parcheggio del rinomato Cesar Palace. Il correre in una pista che di giorno funge da strada urbana tuttavia rappresenterà un’incognita dal punto di vista del grip e della gommatura.
F1, Gp di Las Vegas: poco grip e temperature basse, tanti errori
Senza più tifosi sugli spalti, e benché si fosse ipotizzato lo slittamento all’indomani degli eventi restanti, sotto le luci artificiali della notte brava americana, il semaforo verde in fondo alla pit lane si accende alle 2.30 di mattina, dando il via libera a cominciare la seconda sessione di prove libere del terzo appuntamento americano con il Mondiale di Formula 1 2023. Senza troppa confidenza con il tracciato, i 90 minuti di libere sono caratterizzati da parecchi errori, date anche le basse temperature di aria e asfalto. I piloti continuano a girare cercando di capire dove e quanto frenare, mentre studiano l’evoluzione del tracciato, incognita che andrà a modificarsi ogni giorno dato il passaggio di vetture stradali su parte della pista. Il primo a portare a termine un giro sotto l’1.40 è Carlos Sainz, che in soli quattro giri percorsi, con una macchina ricostruita in circa 2 ore riesce a recuperare la testa della classifica. Dopo l’inizio difficile, infatti, Ferrari dimostra di essere all’altezza delle aspettative che si era prefissata all’arrivo a Las Vegas, e alle 4 di mattina ora locale conclude la sessione piazzando i propri piloti primo e secondo.