Dai primi calci al pallone in un cortile assolato della Brianza alla Nazionale femminile. Istinto e cuore. È Michela Cambiaghi, nata a Vimercate e cresciuta a Concorezzo, ed è fra le titolari di quella Nazionale che sta regalando emozioni al cardiopalma a Euro 2025. Martedì sera, 22 luglio, allo Stade de Geneve ha un appuntamento con la semifinale: l’Italia sfida l’Inghilterra, campione in carica.
Euro donne: Michela Cambiaghi, dalla Concorezzese all’Italia
Biondissima, innegabilmente attraente, ma la cosa che colpisce di questa giovane donna non è il suo aspetto fisico. È lo sguardo. Sicuro. Determinato. Quasi tagliente. Quello di qualcuno che è pronto a giocarsela fino in fondo.
Il suo ruolo di attaccante e le sue doti le ha già dimostrate sul campo in una carriera da professionista che dalla Concorezzese l’ha portata direttamente prima all’Inter e poi alla Juventus. E infine alla maglia più ambita di tutte, quella azzurra. Tra le top player tricolore ci è arrivata due anni fa, nel 2023.
Trent’anni e le idee chiarissime, ma senza mai perdere umiltà e grazia. Che non significano debolezza. Al contrario.

Euro donne: Michela Cambiaghi, «è l’istinto che dice che devi iniziare a tirare calci a un pallone»
La Nazionale femminile ha dovuto lottare molto di più dei colleghi (che non lottano affatto per l’attenzione delle telecamere) per arrivare agli onori delle cronache – e ancora la strada e lunga come dimostra la scarsa attenzione dei media a livello di campionato europeo – e dietro i volti entusiasti dell’ambita vittoria contro la Norvegia di mercoledì per 2 a 1 (doppietta della capitana Girelli) ci sono storie che dimostrano tutta la forza del calcio “in rosa”. Dentro e fuori dal campo.
Ma che sia una passione che va oltre le difficoltà lo si legge non solo sui volti, ma anche nei messaggi affidati al grande scatolone dei social network. È la stessa Michela, sul suo profilo facebook, a offrire uno spaccato del suo modo di vivere il calcio.
«È l’istinto che ti dice che vuoi iniziare a tirare calci a un pallone – ha scritto a giugno, a pochi giorni dall’inizio della competizione europea – Ti viene così naturale che non importa se tutti i tuoi compagni di squadra sono maschi. Ho imparato a sognare proprio qui (nel post una foto da ragazzina mentre impugna una coppia, nda). Quando tutto era solo un gioco. Poi cresci e al gioco subentra la fatica, l’incertezza, le rinunce. A volte sarai costretta a fermarti per un po’. Ma l’istinto non si sbaglia mai. Quindi fidati e seguilo sempre. Perché c’è un tempo per ogni cosa. Non esiste un unico percorso, ma esiste il – tuo – percorso. E ti porterà esattamente dove dovrai essere».

Euro donne: Michela Cambiaghi e l’Italia, “coraggio, unità, sacrificio, forza e consapevolezza”
Anno 1996, la passione per il calcio inizia davvero da piccolissima. La sua militanza sportiva in campo inizia con la maglia della Concorezzese e poi alla Fiammamonza, serbatoi di talenti. Poi il Sassuolo per crescere e il passaggio – dopo due stagioni con la maglia dell’Inter (2023-2025) alla Juventus per il prossimo campionato. E alla convocazione in Nazionale.
Per descrivere il gruppo delle azzurre, ha scelto soltanto cinque parole: coraggio, unità, sacrificio, forza e consapevolezza. Lo scorso marzo è stata nominata miglior attaccante per l’anno 2023 – 2024 durante il Gran galà del calcio femminile, evento organizzato dall’Aic, l’associazione italiana calciatori. Ma il “premio” più ambito è stato quello di essere inserita nella Top 11 delle migliori calciatrici, una scelta che non viene fatta da associazioni ed enti, ma direttamente dalle colleghe.
Euro donne: Michela Cambiaghi, l’Italia in semifinale «è un regalo per tutte le bambine che ci guardano»
Per lei, sui campi di WEURO 2025 dove, insieme alle compagne, ha realizzato non solo l’obiettivo di riportare la Nazionale femminile alle semifinali (non succedeva da 28 anni) ma anche quello di riscaldare i cuori delle tante ragazze che oggi, a buon diritto, possono ambire agli stessi traguardi. Non è un caso che la vittoria contro la Novergia sia stata salutata da mister Andrea Soncin con un messaggio emblematico : «Questo – ha detto – è un regalo per tutte le bambine che ci guardano». Il sogno continua e la Brianza è in prima fila.