Niente Monza, come era annunciato. L’abbuffata del Giro 100, con la crono finale verso Milano, avrà anche saziato l’appetito ciclistico del capoluogo brianteo. Ma resta il fatto che il Giro 2019, come già quello della scorsa primavera, dell’Arengario non ne vedrà neanche l’ombra. Il taglio del nastro della Corsa Rosa, che ufficializzato un percorso che sconfinerà solo a San Marino (dopo la tre giorni israeliana di 12 mesi prima), partirà da Bologna sabato 11 maggio, per arrivare a Verona domenica 2 giugno. Nel mezzo, 21 tappe, due giorni di riposo, poco Sud e ancora meno Brianza. Una sola finestra affacciata sui verdi saliscendi brianzoli nella tappa conclusiva della seconda settimana di gara, quella che da Ivrea porterà a Como. Superato il Ticino ed entrati in Lombardia, lungo passaggio sulle strade varesine prima di lambire il confine della Brianza monzese con Dal Pozzo, tra Ceriano Laghetto e Saronno. Poi su alla volta del Comasco, con Rovellasca e la virata verso est in direzione Minoprio, con possibilità di accarezzare anche il territorio delle Alte Groane e del Lentatese, in una planimetria esatta che sarà confermata solo prossimamente. Di certo c’è l’arrivo a Como, in quella che sarà comunque la tappa più lunga del Giro, 237 chilometri. Una giornata con finale tanto caro agli ultimi “Lombardia”, con Madonna del Ghisallo, Colma di Sormano, Civiglio e San Fermo, prima dell’arrivo sul lungolago.
Ciclismo, Giro d’Italia 2019: per la maglia rosa niente Monza e poca Brianza
Presentato il tracciato della corsa del prossimo maggio: dopo l’apoteosi del Giro 100, ancora snobbato il capoluogo brianteo. Solo un breve transito al confine delle Groane e dell’Alta Brianza nella tappa Ivrea-Como, la più lunga