Insolita reazione furibonda del Renate, al termine della partita persa di misura a Vicenza. Negli spogliatoi dello stadio Menti, a fare sentire la sua voce è stato il direttore generale nerazzurro Massimo Crippa, che ha chiamato in causa la terna arbitrale. Sotto la lente d’ingrandimento, in particolare, sono finite due circostanze: il primo gol dei veneti, da invalidare secondo i brianzoli, convinti che la palla in precedenza fosse uscita dal terreno di gioco, ed il rigore non concesso agli ospiti nei minuti di recupero, per un fallo di mano nell’area locale.
Serie C: la frustrazione di Massimo Crippa
«È stata una gara tosta -ha commentato Crippa-, contro un avversario costruito per dominare il campionato, ma contro cui abbiamo cercato di ribattere sempre colpo su colpo in ogni situazione. Quello che non accettiamo sono gli episodi che sono stati sotto gli occhi di tutti i presenti allo stadio e che sono gravissimi ai fini del risultato finale. Ci tengo a precisare che non abbiamo nulla contro il Vicenza, che ha fatto la sua partita. Il dito è puntato contro una terna che ha perso il controllo dopo pochi minuti, con scelte veramente strane e inconcepibili». L’ex centrocampista della nazionale ha quindi rincarato la dose: «Falli gravi non visti, a dispetto di ammonizioni comminate per contatti normali di gioco. La lista di oggi è lunga, e non può che infastidirci. Si parla tanto della Lega Pro e della sua crescita sotto tutti i punti di vista. Il discorso però non deve solo riguardare le società iscritte, ma anche altre categorie. Compresa la classe arbitrale. Ci portiamo a casa rabbia e frustrazione, che dovremo essere bravi a trasformare positivamente la settimana prossima contro il Piacenza».