Ancora un pomeriggio molto amaro per il Seregno. A Trezzo sull’Adda, gli azzurri sono stati sconfitti 2-0 dalla Tritium, in coda ad un match in cui a lungo si sono espressi meglio dei loro avversari, soprattutto nella prima frazione, ed in cui come ormai è un copione consolidato non sono mancate le recriminazioni arbitrali. Senza Lucatti, fermo per squalifica, con Gregov infortunato soltanto in panchina e Blazevic tornato definitivamente in Croazia anzitempo, ma con Lupu di nuovo tra i pali a due mesi e mezzo dall’infortunio a Caravaggio, gli ospiti sono scattati meglio dai blocchi di partenza, ma al primo tentativo Louati, in perfetta solitudine, ha consegnato il pallone tra le braccia di Rota.
Al 6’ il portiere di casa si è superato, per deviare in corner una botta di Borghese. Quando l’inerzia pareva favorevole ai brianzoli, al 14’ l’arbitro Nigro di Prato, a seguito di un tiro di Adobati, ha ravvisato un fallo di mano nell’area seregnese di Mantegazza, che ha toccato il cuoio mentre si stava girando, e decretato un rigore, che Personè ha trasformato. Qui le proteste sono state soprattutto per una possibile scorrettezza in partenza di Aldè su Borghese, non riscontrata dal direttore di gara. Al 25’, Zoia da sinistra ha pennellato per Labas, che da posizione favorevolissima ha ciccato la sfera.
Dopo l’intervallo, a compromettere la situazione ha pensato Louati, che al 3’ si è fatto cacciare per uno sputo, indirizzato ad Adobati, sfuggito a tutti in tribuna, considerato che il gioco era fermo e la palla lontana, ma non al fischietto toscano, che non ha avuto esitazioni nell’estrarre il cartellino rosso, incassato all’italotunisino senza lamentele. Da lì in avanti il compito per Borghese e compagni si è fatto oltremodo improbo, nonostante l’impegno messo in campo. L’assenza di un uomo di peso in attacco si è notata oltremisura, con tante mischie davanti alla porta di Rota che anche per questo si sono rivelate infruttuose. A recupero quasi scaduto, Nigro ha giudicato falloso un contrasto nell’area azzurra tra Luoni e Campanella, concedendo la seconda massima punizione del pomeriggio ai padroni di casa, che fin qui non se ne erano visti accordare nemmeno una.
Dagli undici metri ancora Personé ha chiuso i conti. La battuta d’arresto ha fatto scivolare il Seregno nel limbo della classifica, con un distacco di cinque lunghezze dalla zona playoff ed un vantaggio identico sulla zona playout, anche se il margine tra la quindicesima e la diciottesima è oggi superiore ad otto punti e quindi perciò si disputerebbe solo spareggio tra la sedicesima e la diciassettesima. Di certo c’è che, per ridare un significato alla stagione, occorra ritornare a vincere già domenica 16 febbraio, quando alle 14,30 al Ferruccio è attesa la Virtus CiseranoBergamo.
Tritium-Seregno 2-0
Marcatore: 16’ pt e 49’ st Personè (T) rig.
Tritium: Rota; Adobati, Della Volpe, Bertaglio, Caferri; Gabellini (22’ st Marinoni), Motta, Aldè, Campanella; Personé, Marzeglia (32’ st Cascino). A disp.: Caprioli, Russo, Di Bella, Vitali, Romano, Sordillo e Siciliano. All.: Sgrò.
Seregno: Lupu; Mantegazza, Borghese, Luoni; Invernizzi, Tomas, Gazo (32’ st Artaria), Zoia; Bonaiti; Louati, Labas (36’ st La Camera). A disp.: Barlocco, Gregov, Lazzaroni, De Angelis, Ferrari, Valsecchi e Jimenez. All.: Gjorgiev.
Arbitro: Nigro di Prato.
Note: ammoniti Invernizzi (S), Caferri (T), Borghese (S), Gazo (S), Marinoni (T), Bonaiti (S), Marzeglia (T) e Luoni (S); espulso Louati (S) al 3’ st per uno sputo ad Adobati. Calci d’angolo: 6-2 per il Seregno. Recuperi: 2’ pt, 4’ st.