Calcio, il futuro del nuovo Seregno in commissione: Trezzi chiede di coccolare l’unico concorrente

La convocazione dell'organo consiliare che si occupa di sport ha permesso un punto della situazione sull'iter per la rinascita, evidenziando speranze ma anche qualche incertezza
L’attività giovanile ha consentito in questa stagione alla città di Seregno di essere rappresentata sul palcoscenico dei campionati federali, nonostante la mancanza di una prima squadra

Il futuro del movimento calcistico nella città di Seregno, dopo la mancata iscrizione del 1913 Seregno alla stagione agonistica corrente nell’estate passata e la pubblicazione di un bando, per individuare un gestore dello stadio Ferruccio e del centro sportivo Seregnello, che si faccia carico anche del progetto sportivo per l’iscrizione di una nuova società al campionato di Promozione, è stato l’argomento martedì 7 maggio di una seduta della commissione consiliare sport e rapporti con i quartieri, ospitata dalla sala di rappresentanza di palazzo Landriani-Caponaghi di piazza Libertà. Dopo l’introduzione del presidente Samuele Tagliabue, consigliere di Scelgo Seregno, l’assessore allo sport Paolo Cazzaniga ha anticipato che «la procedura è in corso ed in questo momento vige il segreto istruttorio. L’amministrazione ha definito il suo quadro esigenziale, inserendo i suoi obiettivi nel bando, come la tutela delle associazioni che già utilizzano gli impianti, la valorizzazione dei bar come centri di aggregazione e la manutenzione delle strutture. Siamo però disponibili ad ulteriori proposte».

Calcio: corsa contro il tempo per la conclusione del bando

Alla riunione ha partecipato Emanuela Danili, dirigente comunale e responsabile unica del procedimento, che ha spiegato come quella in atto sia «una corsa contro il tempo», che ha l’obiettivo di tagliare il traguardo entro la fine di giugno, per consentire al nuovo sodalizio di iscriversi alla prossima annata agonistica. Al momento, tuttavia, non c’è un piano alternativo, in caso di esito negativo. «La città senza calcio a livello di prima squadra è un pugno nello stomaco -ha commentato Edoardo Trezzi, consigliere e segretario locale della Lega-. L’amministrazione comunale ha tardato troppo prima di intervenire con la proprietà della società precedente, perché in ballo c’era la questione del pagamento della riqualificazione dell’impianto di illuminazione dello stadio. Io avrei revocato molto prima la concessione. Nel quadro esigenziale, sono state inserite opere di ordinaria manutenzione, che dovrebbero essere di competenza dell’amministrazione comunale, o interventi come quelli per il tennis, che non è chiaro perché dovrebbero essere realizzati dal presidente della società di calcio. Sappiamo che c’è un unico concorrente: chiedo di coccolarlo e di venire incontro alle sue richieste. Serve un po’ di elasticità da parte vostra». Trezzi ha quindi sollecitato che il manto in sintetico del campo del Seregnello, da poco posato, venga manutenuto a dovere, come a suo avviso non è stato fatto in questi mesi.

Calcio: il dialogo competitivo scelto per la sua flessibilità

La dirigente Danili, che ha mostrato disponibilità all’ascolto e preso nota di questa istanza, ha sottolineato che la formula del dialogo competitivo per il bando è stata individuata «proprio perché è la più flessibile. L’amministrazione ha inserito tutti i suoi desideri e tra questi l’operatore potrà scegliere. La previsione di un possibile quarto campo per il tennis va nella direzione di aumentare la redditività: il concorrente può comunque dire di non essere interessato». Sulla tempistica della revoca della concessione di utilizzo dello stadio al 1913 Seregno, Samuele Tagliabue ha evidenziato che «c’era il rischio di una causa legale della proprietà, che avrebbe comportato ripercussioni» anche sul nuovo percorso. Per parte sua, Samuele Pallavicini, consigliere di Fratelli d’Italia, che in consiglio comunale aveva sollecitato la convocazione, ha chiosato che «ci sta che il bando sia modulabile».