Calcio, il Monza a Berlusconi e Galliani: «Sogno il derby in A con il Milan, ma tra due anni»

Nella sede monzese di Assolombarda Confindustria l’ufficializzazione del passaggio dei biancorossi a Berlusconi e Galliani: «Sogno il derby in serie A con il Milan, ma tra due anni».
Cambio proprietà al Calcio Monza Acquisizione al 100% delle quote da parte della Fininvest di Silvio Berlusconi Adriano Galliani nuovo amministratore delegato con Daniele Massaro, ex calciatore del Milan cresciuto nel vivaio del Monza. Al loro fianco il sindaco di Monza Dario Allevi
Cambio proprietà al Calcio Monza Acquisizione al 100% delle quote da parte della Fininvest di Silvio Berlusconi Adriano Galliani nuovo amministratore delegato con Daniele Massaro, ex calciatore del Milan cresciuto nel vivaio del Monza. Al loro fianco il sindaco di Monza Dario Allevi Fabrizio Radaelli

Attendere 106 anni, allena alla pazienza. Qualcuno sdogana anche quelle sei lettere, serie A. Anche la scaramanzia è messa da parte. Lo stesso Adriano Galliani, la cravatta gialla d’ordinanza, di lì a poco farà vedere di averla accantonata per un azzurro più istituzionale: è venerdì 28 settembre 2019 e nella sede monzese di Assolombarda Confindustria, in via Petrarca, il futuro amministratore delegato affiancato dal presidente dei biancorossi Nicola Colombo e dal sindaco Dario Allevi presenta il passaggio di proprietà nella mani di Berlusconi e dello stesso Galliani.

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Da tanta è l’attesa, qualcuno preferisce sdrammatizzare: «Tutti presenti, come a un funerale». Non fosse per i sorrisi, che stemperano la tensione. Quel che è vero è che ci sono un po’ tutti: politici, industriali, ex calciatori, giornalisti. Passa un’ora, prima che arrivi Nicola Colombo. Il primo tifoso, che continuerà a esserlo, ma l’ultimo arrivare. «Si trova ora in corso Venezia», sussurra qualcuno riferendosi a Milano, dove è stato firmato il passaggio di proprietà.

La verità è che gli ultimi atti notarili hanno ancora l’inchiostro fresco. L’attesa dell’annuncio del passaggio dura però anche meno dell’interrotto racconto di un Galliani che non sta nella pelle. Ripete gli avverbi: «Incredibile, incredibile vedere tanti giornalisti. È molto, molto importante». Del resto è una storia che si ripete, la sua. «Sono stato 31 anni in prestito al Milan, ma il mio cuore è sempre stato del Monza». «Ai sogni non si comanda. E io sognerò un derby Monza-Milan, ma tra due anni». «Sono favorevole alle squadre B, ma il Monza è il Monza, il Milan è un’altra cosa».

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Dispensa aneddoti, pillole, è un libro aperto che racconta capitoli di monzesità. «Sono nato a Monza, mia mamma era parente del presidente Gaetano Ciceri. Il Cittadino l’ha scritto: ‘Dal nostro inviato Adriano Galliani’, perché ho fatto anche il giornalista. Il mio primo acquisto al Milan è stato Daniele Massaro, preso dalla Juvenilia». Bip bip, si alza, apre una vecchia maglia biancorossa e conferma: «Sono passato dall’oratorio di Regina Pacis a sollevare la coppa dalle grandi orecchie» e a giocare una finale Mondiale.

Felice Colombo, presidente del Milan della stella, è lì che ascolta. Pochi centimetri dopo suo figlio Nicola, che si prende il plauso di Galliani. «La prossima settimana, forse venerdì, forse a Villa Gernetto, il presidente Silvio Berlusconi terrà una conferenza stampa per parlare dei programmi futuri. Anche per lui è un progetto romantico», continua Galliani. «Da casa sua ad Arcore si vedono le luci del Brianteo, quando sono accese. L’altra sera, dopo i 94 minuti di derby con il Renate, mi ha telefonato due secondi dopo la fine della partita. Con la sua passione, si potranno fare grandi cose».