È un conto salato quello che il Seregno pagherà alla giustizia sportiva dopo il pareggio a Legnano. Sulla scorta del referto del contestatissimo arbitro Edoardo Gianquinto di Parma, il giudice sportivo della serie D Aniello Merone ha comminato tre giornate di squalifica a Martino Borghese ed una ad Andrea Invernizzi, entrambi espulsi, nonché mille euro di ammenda al Legnano ed 800 euro alla società presieduta da Davide Erba. Borghese, faro difensivo e leader degli azzurri, è stato fermato perché, al termine della contesa e fuori dal terreno di gioco, «ha rivolto espressioni irriguardose ed intimidatorie all’indirizzo del direttore di gara, mentre tentava ripetutamente di avvicinarlo non riuscendo nell’intento grazie al fattivo intervento delle forze dell’ordine». La rabbia dell’ex comasco è scaturita dagli sputi provenienti dalla curva lilla, che lo hanno attinto insieme ad altri compagni e sono costati al sodalizio legnanese la già citata ammenda pecuniaria. Invernizzi è stato invece appiedato per il cartellino rosso per somma di ammonizioni, che lo ha estromesso dal match a poco più di un quarto d’ora dalla fine, quando la squadra allenata da Gianluca Balestri conduceva 1-0. La sanzione cui invece il Seregno dovrà fare fronte è figlia del fatto che, sempre dopo la conclusione dell’incontro, «alcune persone non iscritte in distinta, ma chiaramente riconducibili alla società, indebitamente presenti nell’area degli spogliatoi, hanno tenuto un comportamento intimidatorio nei confronti del direttore di gara, anche rivolgendo espressioni irriguardose». Intanto, pare certo che la società brianzola presenterà un esposto alla federazione, per chiedere un approfondimento sull’operato arbitrale. Tra le accuse, come la dirigenza ha scritto su Facebook, figurano anche «anche le frasi scurrili pronunciate dall’arbitro ai danni della nostra squadra, in presenza di più testimoni». Una delle frasi sotto la lente d’ingrandimento Gianquinto l’avrebbe proferita nei confronti di Borghese dopo la notifica dell’espulsione, quando con fare irrisorio avrebbe spiegato al difensore, più o meno con queste parole, che «ora mi divertirò a vedere quanto starai fuori», contribuendo ad esacerbare animi già di per sé accesi.
P. Col.