Alla vigilia del match che sabato, alle 14.30, lo opporrà allo stadio Ferruccio al Fiorenzuola, l’ambiente del Seregno è stato colpito da un grave lutto. Dopo un periodo di malattia, si è spento infatti a Milano Ferruccio Busini, 84 anni da compiere il prossimo 4 febbraio, uno dei protagonisti della dinastia familiare che, a lungo, ha disegnato le fortune della società azzurra.
Nipote di Umberto Trabattoni, primo presidente a condurre il Seregno sul palcoscenico della serie B negli anni Trenta, che volle anche la costruzione dello stadio intitolato al figlioletto Ferruccio deceduto prematuramente, e figlio di Toni Busini, calciatore e dirigente di spicco, con trascorsi anche in nazionale, Ferruccio Busini fu a sua volta alla guida del sodalizio a partire dal 1966, contribuendo con l’amico Ezio Pezzetti a riportarlo in serie C nel 1969, a chiusura di una lunga fase problematica, che era iniziata con l’addio alla serie B nel 1951.
Successivamente, aveva ceduto il testimone della presidenza al cognato Paolo Barzaghi, marito della sorella minore Amelia. Imprenditore nella vita di tutti i giorni, formatosi nella Trabattoni Filati e poi titolare della Guy Sand, operanti nel tessile, Busini si è speso anche nel settore politico, militando nella Democrazia Cristiana.
Funerali lunedì 31 gennaio, alle 14.45, a Milano nella chiesa di Santa Maria della Passione in via Conservatorio.