Calcio, c’era una volta il derbyCittà di Monza sposa la Pro Sesto

Ciao Monza, io vado a Sesto San Giovanni. Una scelta che il Città di Monza, dopo essere stato gemellato in passato con il Monza, ha fatto per sviluppare il proprio settore giovanile. Il club del presidente Marchetta, ha stretto un accordo con la Pro Sesto.
Antonio Marchetta del Città di Monza
Antonio Marchetta del Città di Monza Fabrizio Radaelli

Ciao Monza, io vado a Sesto San Giovanni. Una scelta che il Città di Monza, dopo essere stato gemellato in passato con il Monza, ha fatto per sviluppare il proprio settore giovanile. Il club del presidente Antonio Marchetta, infatti, ha stretto un accordo in questo senso con la Pro Sesto. «Il nostro – spiega lo stesso Marchetta, dal 2006 presidente della società erede del Cederna – è un gemellaggio collaborativo a tutti gli effetti. I tecnici della Pro Sesto verranno qui per fornirci dei consigli e per darci la possibilità di lavorare al meglio. Le visite saranno reciproche: i portieri del nostro settore giovanile e Pino Gentilomo, il nostro preparatore dei portieri, sono già stati a Sesto per lavorare con Ezio Colombo, il preparatore dei portieri sestesi. In questo modo vorremmo anche valorizzare il centro sportivo di via Murri, ristrutturato e potenziato in questi ultimi tempi». Il patto sull’asse Monza-Sesto San Giovanni è stato siglato anche per l’amicizia che lega Carmelo Augliera e Jacopo Colombo, insieme nelle giovanili del Milan e compagni di squadra nella Pro Sesto nella «vecchia» C2. Augliera, classe 1977, nato a Messina e residente da anni nel Vimercatese, è uno che nelle nazionali giovanili giocava con Gigi Buffon e Francesco Totti. Ora allena la compagine giovanissimi del Città di Monza. Colombo, classe 1978, ha iniziato nel vivaio del Seregno per poi passare a quello milanista. In seguito, è stato calciatore a Sesto (in tre diversi periodi), Treviso (4 presenze in serie B), Busto Arsizio, Alzano, Arzachena, Crevalcore, Olginate, Calangianus, Gallarate, Corsico, Saronno e Luino. Un giro d’Italia che gli ha permesso di toccare quota 100 gol. I due, curiosamente, non hanno praticamente mai giocato in squadre brianzole. Augliera, però, ha avuto la possibilità di passare al Monza. «L’allora presidente Valentino Giambelli – spiega – mi avrebbe voluto, ma Giuseppe Peduzzi, allora presidente della Pro Sesto, non mi mollò». La permanenza calcistica in Brianza del seregnese Colombo è rimasta limitata a soli sei mesi nella prima squadra del Seregno. «Poi – precisa Colombo, direttore sportivo e responsabile del settore giovanile della Pro Sesto – preferii andare via. La Caratese mi aveva cercato, ma decisi di tornare in Sardegna. Ero già stato all’Arzachena, andai al Calangianus. Potrei dire scherzando che sono allergico calcisticamente alla Brianza». Il Città di Monza ha 120 tesserati distribuiti in otto formazioni. La Pro Sesto del presidente Salvo Zangari, nel 2009 già consigliere del Monza, può contare su 23 formazioni e 370 tesserati. «Noi – aggiunge Augliera – non vogliamo illudere nessuno. Per prima cosa vogliamo che i nostri ragazzi facciano gruppo. Ma questo accordo dimostra come il Città di Monza voglia crescere».