Cai di Seregno: presentato il libro per il centenario di fondazione

La serata è stata ospitata dalla sala Gandini di via 24 maggio. Molti gli interventi che sono stati registrati. Il 3 luglio appuntamento con la giornata di apertura della stagione estiva del rifugio Longoni
Giorgio Leoni, presidente del Cai di Seregno, a sinistra, con Emilio Aldeghi, presidente regionale

Un clima di festa ha caratterizzato venerdì 10 giugno, nella sala Gandini di via 24 maggio a Seregno, la presentazione di “Cento anni e… la storia continua”, il volume celebrativo del centenario di fondazione della sezione locale del Cai. La serata, inserita nel programma della seconda edizione della “Seregno Sport Week”, ha aperto il calendario di iniziative pensato per sottolineare l’importante ricorrenza.

Cai di Seregno: i saluti istituzionali delle autorità cittadine

Uno scorcio del pubblico intervenuto in sala per la presentazione


«Ho conosciuto il Cai quando ero ad Albiate -ha spiegato monsignor Bruno Molinari, prevosto di Seregno, portando il suo saluto-. Poi ho continuato a mettere i bollini sulla mia tessera anche a Bovisio Masciago e Lecco, prima di interrompere questa consuetudine. Adesso è bello apporre il bollino del centenario». Soddisfatto è apparso il sindaco Alberto Rossi: «Vi ringrazio, perché riempire una sala, come avete fatto voi stasera, non è mai scontato. Raggiungere un obiettivo facendo fatica, come accade quando si sale una montagna, rappresenta una lezione di vita per tutti». Sia il prevosto che il sindaco hanno confermato nella circostanza la loro presenza domenica 3 luglio, quando sarà inaugurata la stagione estiva del rifugio Longoni, gioiello di proprietà della sezione sulle montagne della Valmalenco, in quella che sarà la giornata principale dei festeggiamenti.

Cai di Seregno: gli interventi dei protagonisti della storia centenaria

Il gruppo di amanti della montagna che, nel tempo, si è occupato della scuola di alpinismo che ricorda Renzo Cabiati


«Il destino ha voluto che il presidente del centenario fossi io -ha commentato il presidente sezionale Giorgio Leoni-, che sono vecchio di bollini, ma giovane di vita associativa, tanto che non conosco molte delle persone che, nel tempo, hanno contribuito a questa storia centenaria». Il microfono è passato quindi ad Emilio Aldeghi, presidente regionale del Cai: «La sezione di Seregno è come una pianta, che ha radici molto profonde nel terreno e foglie che si cambiano continuamente. Contiamo che le radici assorbano la linfa vitale, affinché possano formare sempre nuove foglie». Il giro ha poi chiamato in causa tanti volti conosciuti a chi frequenta la sede di via San Carlo, da Paolo Longoni, pronipote di Antonio, uno dei fratelli cui è dedicato il rifugio in Valmalenco, a Giuseppe Milesi, direttore della scuola di alpinismo che è intitolata a Renzo Cabiati, e Leonardo Scaioli, direttore della scuola di escursionismo Azimut, tanto per limitarsi ad alcuni esempi. «Quando nel 1974 ci fu l’incidente fatale a Renzo -ha ricordato Giuliano Fabbrica, alpinista che non ha bisogno di presentazioni-, ho capito che andava insegnata la sicurezza. Nel 1975 così nacque la scuola, che dopo ho portato avanti in prima persona per un decennio, e l’anno successivo organizzammo il primo corso di formazione». Gli interessati ad avere una copia del libro devono rivolgersi alla sede di via San Carlo il martedì ed il venerdì, dopo le 21. Da giovedì 16 giugno a domenica 19, intanto, in piazza Risorgimento, sarà disponibile la parete per l’arrampicata, messa a disposizione dal Cai regionale.