In campo è uno che dà sempre il massimo, non si risparmia, e il bello è che l’impegno non manca anche fuori dalle partite. E sempre col sorriso stampato sul viso. Bruno Cerella è un giocatore di basket, ma non solo. Italo-argentino, da tre anni gioca con la maglia dell’Olimpia Ea7 Milano e dal 2013 è anche impegnato nel progetto Slums dunk.
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Martedì 11 ottobre è in arrivo a Verano Brianza per raccontare la sua storia di pallacanestro e di Africa, di un progetto contro la povertà e il degrado attraverso lo sport. Vissuto e costruito in prima persona con l’aiuto di validi collaboratori tra cui Tommaso Marino, playmaker di Treviglio in A2, i coach Michele Carrea e Giuseppe Di Paolo.
“Promozione dei life skills e dell’empowerment comunitario attraverso la pallacanestro”, lo chiamano. Nei fatti “il basket è stato scelto come strumento per coinvolgere, mobilitare, attirare i giovani ed è utilizzato per favorire l’educazione alle abilità per la crescita personale nelle aree degradate dell’Africa”, dice la presentazione del progetto Slums dunk, che inserisce la parola “slums” ovvero baraccopoli in “slam dunk” cioè la schiacciata.
Nei fatti la onlus dal 2014 ha aperto delle Basketball Academy in Kenya e Zambia che attraverso infrastrutture – campi nuovi o riadattati – la formazione di nuovi allenatori, l’educazione, la sensibilizzazione e soprattutto la pratica del basket coinvolgono la popolazione più giovane con l’obiettivo di contribuire a migliorarne le condizioni di vita.
L’appuntamento è alle 21 nella sala conferenze della biblioteca di Verano Brianza in via Nazario Sauro.