Pippo Civati scrive a Beppe Grillo«Senza il governo non si cambia»

«Caro Beppe, senza un governo non si cambia proprio niente». Dove Beppe naturalmente è Beppe Grillo e chi scrive invece è Pippo Civati, del Partito democratico, che dal suo blog si rivolge direttamente al fondatore del Movimento 5 stelle. E intanto conferma la sua candidatura alla segreteria Pd.
Pippo Civati scrive a Beppe Grillo«Senza il governo non si cambia»

Monza – La conferma della sua candidatura alla segreteria del Partito democratico. La convinzione che nel partito si debba aprire immediatamente la fase congressuale senza transizioni. Una lettera aperta – nei fatti – direttamente a Beppe Grillo, proprio mentre volano gli insulti tra l’ex comico genovese e le ex Botteghe oscure. Venerdì primo marzo Pippo Civati tira una riga sulle elezioni e fa un passo avanti pubblicando una serie di post sul suo blog personale (si apre in popup): sarò candidato alla segreteria nel posto che Bersani ha già annunciato di lasciare – dice – proprio come avevo già annunciato, e bisogna ripartire dal confronto interno («Nello stesso tempo, però, bisogna essere seri e rigorosi con se stessi e avviare un percorso congressuale, in cui si riparta da zero, in cui tutti siano messi nelle condizioni di competere»). Poi un post intero con un destinatario preciso, Beppe Grillo, rivolgendosi direttamente al fondatore del Movimento 5 stelle.
«Allora, caro Beppe, la situazione è quella che auspicavi: questa politica è stata presa a pallonate. La tua campagna elettorale, capace di sedurre gli elettori di tutti i generi e tipi, ha funzionato» è il suo esordio. E poi: «Ciò che mi chiedo è però se non sia un azzardo buttarla in caciara, proprio ora. Certo, mi si può rispondere che in Italia l’azzardo paga sempre. E che hai vinto e, quindi, va bene la disintermediazione, va bene la rete, va bene che siete portavoce di una voce che di volta in volta svelerete prima di tutto a voi stessi e poi agli italiani. Abbiamo capito (qualcuno lunedì, qualcuno un po’ prima, diciamo così). Però c’è un però: un però che alla fine è questo Paese. Siamo sicuri che non far niente ora per farlo tra sei mesi sia la cosa più giusta da fare?».
Civati dice: si torna a votare? Forse vincerà M5S, forse il Pdl, forse noi (il centrosinistra) o forse il risultato sarà lo stesso e saremo punto e a capo. «Il cambiamento senza governo non ci sarà mai: ci sarà la stasi, che è l’esatto contrario di quel cambiamento che molti si augurano. Quindi, lo chiedo a te, certo che avvierai un’ampia consultazione tra i cittadini che hanno votato per vedere le stelle, tenendo fede ai tuoi impegni – conclude il monzese – E siamo tutti curiosi di sapere come andrà a finire».
Massimiliano Rossin