Meda: tagli Cassina, sindacatichiedono aiuto alla Provincia

Incontro in Provincia tra Cgil Cisl Uil Brianza e il presidente Allevi sulla Cassina di Meda. Sindacato e rsu hanno chiesto alla Provincia di istituire un luogo di confronto stabile a tutela delle eccellenze del manifatturiero brianzolo.
Niente Romania per la CassinaA pagare il conto sarà l’indotto

Meda – Si è svolto ieri in Provincia l’incontro richiesto dalle segreterie provinciali di Cgil Cisl Uil Brianza, dai sindacati di categoria e dalle rappresentanze sindacali unitarie sulla Cassina, azienda storica dell’arredo made in Italy, con il presidente Dario Allevi, gli assessori al lavoro e alle attività produttive, la Camera di Commercio e l’Arifl (Regione Lombardia).

L’azienda, che fa parte del gruppo Charme (proprietà Montezemolo e Della Valle), pur avendo dichiarato un bilancio in utile nel 2010, intende incrementare i margini di redittività delocalizzando il reparto di cucitura in Romania, o costruendo una cooperativa ad hoc con riduzione del salario ai lavoratori.

“Sono molte le criticità presenti nel settore sul nostro territorio” dice Maurizio Laini, segretario generale Cgil Brianza “oltre alla Cassina, con 320 dipendenti, ci sono anche Feg Salvariani (160 lavoratori) T70, con un centinaio di addetti, e Tecno (70 lavoratori), per un totale di parecchie centinaia di persone a rischio occupazionale”

Il sindacato e le rsu hanno chiesto alla Provincia di farsi interprete del disagio dei lavoratori, prendendo una chiara posizione sulla vicenda. “Non vogliamo però discutere di esuberi , bensì alzare il livello di sfida” dice Marco Viganò, segretario generale Cisl Brianza “per questo abbiamo chiesto alla Provincia e alle istituzioni presenti di organizzare un luogo di confronto stabile a tutela delle eccellenze del manifatturiero brianzolo, e in particolare sul distretto del mobile”

Laini e Viganò, a nome delle rispettive organizzazioni, esprimono un giudizio positivo sulle dichiarazioni del presidente Allevi, in particolare per quanto riguarda le valutazioni espresse sulla vicenda Cassina e sulla disponibilità ad organizzare il tavolo di confronto. A proposito delle dichiarazioni dell’azienda relativamente alla presunta indisponibilità del sindacato a discutere, Laini e Viganò replicano “la Cassina ha le proposte di date di incontro per i primi di settembre già avanzate dai sindacati di categoria, e non può quindi ributtare su di noi il fatto che dopodomani sia agosto… Peraltro, per quanto ci riguarda, rimaniamo anche in attesa del Gran Premio…”