Secondo Consensys l’ecosistema delle criptovalute si sta spostando dagli utenti ai proprietari

Il sondaggio di Consensys, società madre di MetaMask, rivela il ruolo diverso degli utenti nel Web3.

Il secondo sondaggio annuale “Global Survey on Crypto and Web3” della società madre di MetaMask, Consensys e YouGov, rivela le tendenze osservate nell’ecosistema delle criptovalute nel 2024 che mostrano un continuo spostamento verso la mentalità della proprietà.

Il rapporto ha rilevato che il settore si sta muovendo verso un “paesaggio online più equo facilitato da criptovalute, blockchain e Web3”. In particolare, quello che sta cambiando nello spazio crypto, non è l’atteggiamento delle grandi entità ma quello dei singoli individui.

Gli utenti si stanno impegnando sempre più con il Web3 investendo, acquistando token non fungibili (NFT), scambiando, mettendo in staking, sviluppando app e molto altro ancora.

Questo dimostra che le persone nell’ecosistema delle criptovalute non sono più “semplici utenti ma collaboratori attivi, costruttori e proprietari dell’ecosistema”.

Questa mentalità di proprietà sta crescendo rapidamente. I partecipanti al sondaggio hanno segnalato un crescente desiderio di possedere una quota della propria presenza online e dei relativi dati e di essere compensati per tale contributo. Inoltre, non si fidano dei social media in termini di privacy dei dati e di contributo a Internet.

Per il rapporto, YouGov ha intervistato 18.652 persone di età compresa tra i 18 e i 65 anni in 18 Paesi di Nord e Sud America, Europa, Africa e Asia.

Il futuro del denaro

Forse non sorprende che il rapporto abbia rilevato che i mercati emergenti sono in testa all’adozione della blockchain; d’altro canto, diverse nazioni in Europa, Asia orientale e America rimangono più scettiche. Tuttavia, entrambi i gruppi vedono la blockchain come il “futuro della proprietà digitale” o “il futuro del denaro”.

Infatti, secondo il rapporto:

Per il secondo anno consecutivo, il concetto di ‘futuro del denaro’ rimane quello più frequentemente associato alle criptovalute”.

In particolare, il 93% di tutte le persone intervistate conosce le criptovalute. Anche se di poco, il dato è in aumento rispetto al 92% del 2023.

Fonte: Consensys

Allo stesso tempo, oltre la metà degli intervistati in Nigeria (84%), Sudafrica (66%), Vietnam (60%), Filippine (54%) e India (50%) ha dichiarato di possedere un wallet di criptovalute nel 2024.

Gli Stati Uniti hanno registrato il più alto possesso di wallet nelle Americhe (43%), mentre la Turchia ha registrato il livello più alto in Europa (44%).

Un tipico esempio di questi strumenti Web3 è la nuova app di Best Wallet per dispositivi mobili e desktop, il cui ecosistema integra anche una criptovaluta nativa (il token BEST) in grado di offrire numerosi vantaggi e l’accesso anticipato alle ICO di maggior rilievo.

Inoltre, rispetto al rapporto del 2023, nel 2024 è stato registrato un notevole aumento dei piani di investimento tra gli intervistati dei Paesi più scettici nei confronti delle criptovalute, tra cui Francia (+6) e Germania (+10).

Fonte: Consensys

Potenziali soluzioni: Blockchain e decentralizzazione

Sia il rapporto 2023 che quello 2024 hanno rilevato che le persone desiderano un maggiore controllo e proprietà sulla propria privacy, sui propri dati e sulla propria identità digitale.

L’atteggiamento degli individui nei confronti della propria identità online e dei dati personali che immettono in Internet sta cambiando rapidamente.

La privacy dei dati è la principale preoccupazione dell’83% degli intervistati in tutto il mondo. Inoltre, il 71% dichiara di volere un maggiore controllo sulla propria identità online e una quota dei profitti derivanti dai dati forniti.

Il 39% ha risposto di non essere adeguatamente compensato per il valore che aggiunge a Internet.

Fonte: Consensys

Secondo il rapporto:

Il desiderio di maggiore privacy, controllo e proprietà sottolinea il potenziale del Web3, un nuovo Internet decentralizzato, trasparente e basato su blockchain che non è controllato da entità centralizzate”.

La decentralizzazione può dare agli individui il controllo sui propri dati e sulla propria privacy, cosa che l’attuale iterazione di Internet non è in grado di fare.

Inoltre, più del 75% degli intervistati teme che l’intelligenza artificiale possa generare contenuti dannosi.

Fonte: Consensys

Allo stesso tempo, meno della metà degli intervistati ha dichiarato di fidarsi delle grandi piattaforme tecnologiche esistenti e l’82% ritiene che abbiano troppo potere.

Questi giganti del Web2, inoltre, non compensano adeguatamente gli utenti per il valore generato dall’utilizzo di Internet.

Nel frattempo, la maggior parte degli intervistati ritiene che l’attuale sistema finanziario debba cambiare; quasi la metà pensa che debba essere migliorato. Quest’anno un numero significativamente maggiore di persone rispetto all’anno scorso sostiene che dovrebbe essere completamente ricostruito (18%).

Più di un terzo pensa che le piattaforme dei social media, i sistemi bancari internazionali e i servizi di trasferimento di denaro trarrebbero beneficio dalla decentralizzazione.

Molti intervistati sostengono che la blockchain potrebbe essere in grado di affrontare i problemi sopra menzionati. Tra questi, la privacy dei dati, la creazione di valore online, la fiducia nella TradFi, le frodi dell’AI, i rischi e i contenuti dannosi.

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