Monza – Sono davvero pochi i dati biografici di cui si dispone. Di lei si sa che è nata a Monza il 25 febbraio 1931 ed è morta il 10 novembre del 2010. Abitava in via Pesa del lino col marito Franco Meregalli e non ebbero figli.
Il padre Enrico, detto Ricott per la sua grande stazza, cantava nella Corale Monzese, si cui anche lei fece parte: fu lui a spingerla versa la carriera di cantante lirica quando si accorse delle sue eccezionali doti.
Carla andava a lavorare, ma di sera studiava sotto la guida del maestro Cirillo Casiraghi, già direttore della Corale, e con i maestri Narducci e Zinetti, nonché seguendo il baritono Carlo Tagliabue. Debuttò con successo nel 1956 a Lecco, con “Il trovatore” di Giuseppe Verdi.
Nel suo repertorio figuravano, oltre ai personaggi verdiani, la Tosca, Turandot, Manon Lescaut di Puccini, Cavalleria Rusticana di Mascagni, Norma di Bellini, La gioconda di Ponchielli, Parsifal di Wagner. Si esibisce in Spagna, a Malta, in Francia, in Turchia, in Norvegia, in Polonia, in Giappone (qui tra gli altri artisti si trovavano Luciano Pavarotti e Fiorenza Cossotto). Per i suoi continui successi veniva spesso menzionata su Rassegna melodrammatica e Corriere internazionale del teatro, riviste specializzate.
Ma anche sui giornali del grande pubblico comparivano lusinghieri commenti.
Altruista, attribuì il merito del suo successo al padre e al marito che l’avevano sempre sostenuta nei suoi impegni per la lirica. Fu anche grande benefattrice dell’orfanotrofio Antoniano di Padova. Nei primi anni Settanta Carla abbandonò le luci della ribalta per dedicarsi al padre malato.