This Is The End, la mostra a Monza e i suoi artisti: Nadia Galbiati e la speculazione

Il 18 maggio alla Reggia vernice per la collettiva che si interroga sui tanti, troppi baratri su cui si affaccia il mondo: i protagonisti.
Nadia Galbiati, The Golden Age, ferro, rame, bronzo, ottone, alluminio, dibond, 110x180x26 cm (2024)
Nadia Galbiati, The Golden Age, ferro, rame, bronzo, ottone, alluminio, dibond, 110x180x26 cm (2024)

Countdown per la mostra This Is The End che un gruppo di artisti ha promosso dal basso trovando, di passo in passo, una rete sempre più larga di collaborazioni, compresa quella del Cittadino che è media partner del progetto. L’appuntamento è alla Reggia di Monza, nella sala convegni (a fianco del teatrino) dal 19 maggio e fino al 9 giugno, con inaugurazione sabato 18 alle 16.30.

La collettiva raccoglie le opere di Elisa Cella, Nicola Evangelisti, Nadia Galbiati, Roberto Ghezzi, Elena Ketra, Camilla Marinoni, Andrea Meregalli, Gabriele Micalizzi, Silvia Serenari, Matteo Suffritti, che hanno costituito allo scopo l’associazione culturale And come nuova realtà promotrice di iniziative artistiche e propone nel titolo, la canzone dei Doors presente anche nella colonna sonora di Apocalypse Now di Coppola: quel film ha nel dna Cuore di tenebra di Joseph Conrad: due opere, ricordano gli artisti, che “fanno riflettere sullorrore, sulla follia e sulla psicologia umana. La mostra vuole essere infatti un grido proposto dagli artisti, da sempre sensibili alle vibrazioni che il mondo produce e custodi della loro rielaborazione”. L’arte – scrivono – fa da tramite per mettere in comunicazione le varie scienze coinvolte, interroga il presente e chiama professionisti e pubblico a una riflessione collettiva per affrontare le sfide per il futuro. Ecco i profili degli artisti.

This Is The End, la mostra a Monza e i suoi artisti: chi è Nadia Galbiati

Artista: Nadia Galbiati
Tema: speculazione edilizia e bellezza

Nadia Galbiati ci pone la domanda: la città è luogo per vivere e impianto per la riorganizzazione della società in costante evoluzione o è un meccanismo speculativo della finanza internazionale?

Nadia Galbiati nasce nel 1975 nell’hinterland milanese, dove vive e dove ha creato il suo laboratorio. Diplomata in scultura all’Accademia di Belle arti di Brera a Milano nel 1999. In continuo approfondimento sui linguaggi del contemporaneo attraverso corsi e workshop dal 1998 con Mattiacci ai più recenti con La Pietra e Icaro. Alcune esperienze di scambio la portano in Polonia, nel 2007 è ospite dell’Academy of Fine Arts a Lodz per la realizzazione di un progetto di grafica e installazione, così come nel 2008 è Artist in residence al Kuzukubo Art Camp a Fujimi, Giappone.

Nadia Galbiati
Nadia Galbiati

In curriculum fiere, mostre personali e collettive. Dalle recenti personali “Blue Sky” e “Contemporary poetry” nel contest Focus Scultura alla galleria Villa Contemporanea di Monza, “Shock in my Town” da Eroici furori di Milano come la doppia personale “Wide Angle” a Berlino da Luisa Catucci Gallery alle collettive internazionali come la Ostrale Biennale 021 a Dresda. Collabora con brand di design italiani, espone nello show room e stand di Desalto in occasione del Salone del Mobile 2022. Le più recenti collettive, “Orthogonal Landscape” da Manuel Zoia Gallery – Milano, “Connessioni interrotte” ai giardini delle Serre della Villa Reale – Monza, “Un quarto di cuore – La scultura” allo spazio Heart di Vimercate (MB). Collettiva itinerante “L’arte interpreta i sette vizi capitali” al Centro per l’arte contemporanea alla Rocca di Umbertide (PG) nel 2023 a cura di Simona Bartolena e Armando Fettolini. Nel 2022 è presente alla XI Biennale d’Arte, Mam – Museo d’arte moderna dell’alto mantovano, Gazoldo degli Ippoliti (MN) e M@D Monza Arte Diffusa a Monza (MB) promosso da Leo Galleries. Nel 2019 la personale “Frammenti di città” a cura di Fiz, allo Studio museo Francesco Messina di Milano che pubblica il catalogo “Perimetri” delle edizioni Mimesis, progetto della direttrice Fratelli sul panorama contemporaneo della scultura italiana. Nel 2018 la mostra personale “Luoghi” a cura di Simona Bartolena alla galleria E3 Arte contemporanea di Brescia, che in catalogo documenta anche l’installazione scultorea al museo Mam di Gazoldo degli Ippoliti (MN).

Professionista coinvolto: Alessandro Villa, architetto e docente alla Scuola di Design del Politecnico di Milano e fondatore di Alessandro Villa Studio a Monza.