La musica prende la parola e nascono schermaglie tra Vivaldi e Haendel. “Schermaglie barocche”, s’intende, come recita il titolo, in una sfida a suon di “corde” tra il Prete rosso e il musicista tedesco. È questo il titolo del secondo appuntamento proposto nell’ambito della nuova stagione di Terra in programma sabato 7 novembre dalle 21 al Teatro Binario 7 di via Turati a Monza.
In scena una ensemble molto particolare di giovani e giovanissimi talenti: l’orchestra dell’Accademia musicale dell’Annunciata guidata dal maestro Riccardo Doni, clavicembalista di fama internazionale.
«Sabato saranno presenti sedici dei venti membri dell’Accademia – spiega Doni – hanno un’età media di 21 anni provengono da tutta Italia con un’unica eccezione: una ragazza colombiana di 29 anni venuta in Italia appositamente per studiare la musica barocca».
Un’affinità, quella per la musica barocca, che Doni ha deciso di trasmettere a giovani musicisti talentuosi insieme ad altri due artisti come Marcello Scardelli e Carlo Lazzaroni che con Doni portano avanti l’Accademia. «La musica barocca – sottolinea ancora il Maestro Doni – è una musica molto istintiva la cui interpretazione è strettamente legata alla sensibilità di chi la esegue: mancano infatti sulle partiture indicazioni di qualsiasi tipo, fatta eccezione, qua e là di qualche “piano” o “forte”».
E aggiunge: «Ciò che viene messo in evidenza con la musica barocca sono gli affetti parola che ricorre assai di frequente nei trattati dell’epoca».
A scendere in campo in questa sfida barocca sono il Prete rosso, da una parte, e il musicista tedesco dall’altra. L’innovazione, lo stupore e i contrasti armonici che caratterizzano le opere di Vivaldi gettano il guanto della sfida agli oratori, alla musica strumentale e alle opere teatrali che hanno reso celebre Friederich Haendel.
Alla musica si unisce il canto, in qualche occasione, grazie all’interpretazione di alcune arie ad opera del mezzosoprano Rachel O’Brien, direttore artistico della stagione. Ma non finisce qui. L’esecuzione barocca è ancora più fedele alla sua versione originale grazie all’utilizzo di strumenti dotati non di corde d’acciaio bensì di budello naturale, più sensibile al tocco e anche alle semplici variazioni di calore. Forse durante il concerto bisognerà fermarsi ad accordare gli strumenti, ma nelle schermaglie bisognerà pur prendere fiato. Difficile dire chi possa vincere in un duello fra titani.
Di sicuro avrà la meglio la musica. Barocca, naturalmente. Il biglietto d’ingresso costa 12 euro l’intero, 10 il ridotto (per under 25, over 65, Confindustria Monza e Brianza, abbonati altre stagioni). Sei euro per under 18.
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