Fiera. Questo è il titolo del progetto dell’artista e fotografa Rossella Rossi, in arte IB Ross Rossi, volto notissimo dell’associazione fotografica Imaginaria di Macherio. Un progetto che nasce come espressione della donna libera di essere ciò che è, senza imposizioni o impedimenti. Un lavoro unico che diventa manifesto contro la discriminazione di genere e che vuole portare, con delicatezza ma con grande determinazione, un messaggio al femminile di libertà e di riappropriazione della propria identità, del proprio corpo, dei propri diritti.
La mostra, in un evento unico alla sala civica Radio di Meda sabato 18 settembre alle 21, vede protagoniste 37 donne di ogni età e provenienza ed è composta da altrettanti ritratti. Caratteristica particolare di questo lavoro durato 3 anni, è il concetto di ’contaminazione’.
Si tratta di una mostra fotografica con un duplice obiettivo: diffondere bellezza attraverso uno sguardo femminile, luminoso e limpido, sulla propria identità e la volontà di sostenere tutte quelle donne che vivono in una situazione di estrema fragilità e/o pericolo, per mezzo del prezioso lavoro delle associazioni antiviolenza in tutta Italia. La mostra è composta da ritratti femminili di donne e bambine che, insieme all’autrice, hanno contribuito a realizzare questo lavoro, in un percorso di volti molto diversi fra loro ma che condividono tutti una meravigliosa e illuminata espressione di fierezza per ciò che sono: donne, ma non solo. Persone che sono soprattutto ciò che vogliono essere, persone libere di essere.
L’autrice, infatti, vede un’occasione di arricchimento “là dove i confini si assottigliano, dove le barriere cadono, dove gli schemi si spezzano”. E di questo suo modo di sentire, è pregno anche il suo concetto di fotografia, con un lavoro digitale che IB Ross Rossi ha realizzato su ogni singolo scatto, ispirandosi ai pastelli usati dai pittori e trasformando ogni ritratto in un dipinto. L’artista, sempre all’insegna della contaminazione, si è avvalsa della collaborazione di un poeta, Giuseppe Rizzo Schettino, che ha appositamente scritto per ogni modella, e di un pittore, Alberto Graia, che ha fornito una delicata trama di grafite che l’autrice ha digitalmente inserito sullo sfondo, per un risultato di grande impatto estetico ed emotivo.
Per dare maggiore forza all’obiettivo del progetto, è nata una collaborazione con Cadom di Monza e, durante l’inaugurazione è prevista un conferenza sul tema.
Il Cadom – centro aiuto donne maltrattate- opera da quasi trenta anni sul territorio brianzolo, grazie al lavoro di tante volontarie che, non solo accolgono, ascoltano e credono ai racconti di quelle donne che riescono a compiere il primo passo per uscire dalla violenza che stanno subendo, ma si occupano anche di diffondere la cultura dell’uguaglianza tra uomini e donne, a tutti i livelli. Perché è proprio la disuguaglianza a favorire, in molti casi, terreno fertile alla violenza agita dal maltrattante. Ib Ross Rossi con Giuseppe Rizzo Schettino, Alberto Moioli (che ha curato la mostra) e rappresentanti di Cadom saranno presenti all’inaugurazione e alla conferenza sul tema che introdurrà la serata, sabato 18 settembre, e con loro il dirigente scolastico Gianni Trezzi ed il musicista Maurizio Ghezzi.
La mostra Fiera proseguirà nei mesi a venire in collaborazione con Comuni e associazioni che si occupano della tutela della donna.