Quali sono gli elementi che oggi fanno del Caravaggio l’artista del passato più amato in assoluto? Come si potrebbe descrivere la sua progressione stilistica dalle opere romane alla fase napoletana, quando venne dipinta La Flagellazione di Cristo? Quali sono i principali nodi ancora da sciogliere nella conoscenza dell’operato del Merisi?
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Sono alcune delle domande cui risponde professoressa Rossella Vodret, già soprintendente del Polo Museale Romano e curatrice della mostra di Stato che venne organizzata nel 2010 alle Scuderie del Quirinale in occasione delle celebrazioni per il quarto centenario della morte del Caravaggio.
«La grande qualità artistica di Caravaggio non basta a spiegare un effetto del genere. Ci sono stati tanti artisti nel passato, penso a Raffaello, che hanno avuto qualità eccelse ma che non scatenano questa passione tipica invece delle opere di Caravaggio», introduce la studiosa.
Un contributo esclusivo che rappresenta l’occasione per avvicinarsi alla mostra di Monza e alla Flagellazione di Cristo, esposta gratuitamente in Villa reale fino al 17 aprile per iniziativa del Consorzio e il Cittadino.
L’intervista a Rossella Vodret