Vimercate riserva quindici parcheggi della centrale piazza Unità d’Italia alle donne. Gli stalli sono stati ridipinti con un bordo rosa, personalizzati con un segnale ad hoc e con apposita segnaletica verticale e per il mese di marzo saranno gratuiti. L’iniziativa è promossa dall’amministrazione comunale e dalla polizia locale in occasione della ricorrenza dell’8 marzo, ma resterà in vigore anche conclusi i festeggiamenti dedicati alle donne.
Si trovano sul lato destro della piazza guardando il Comune e sono un invito per gli automobilisti a lasciare il posto alle donne, non un obbligo sottolinea il Comune.
«Ci tengo a chiarire lo spirito di questa piccola iniziativa, che vuole rappresentare un invitoda parte dell’amministrazione comunale e della Polizia locale di Vimercate verso tutti gli uomini perché riconoscano che le donne, ancora oggi, si fanno carico di maggiori difficoltà per conciliare vita professionale, privata e familiare. Tutti auspichiamo che nel futuro ci sia maggiore equilibrio tra uomini e donne e allora forse un’iniziativa come quella che oggi proponiamo non avrà più senso. Quel futuro però non è ancora arrivato e per questo ogni gesto di attenzione nei confronti delle donne, compreso quello di far loro perdere meno tempo per trovare un parcheggio in centro, è più che giustificato. Spero che i nostri cittadini accolgano positivamente questa proposta e che le donne gradiscano questa attenzione», ha spiegato il sindaco Francesco Sartini.
Critica la risposta della capogruppo del Pd Mariasole Mascia su Facebook: «Il M5S e la politica del discount – ha scritto – Ho appena appreso che per la festa della donna l’Amministrazione a 5 stelle concederà per tutto marzo alle donne il parcheggio gratuito in piazza Unità d’Italia. Sarà….ma per me le pari opportunità sono un’altra cosa. Non sono uno “sconto” che l’uomo potente gentilmente concede dall’alto. Sono, piuttosto, la possibilità di avere un lavoro e una retribuzione pari a quella degli uomini, che ci permetta di possedere una macchina, di pagare il parcheggio e di andare a fare la spesa. E poi la domanda sorge spontanea: come faranno i Vigili a sapere che la macchina appartiene a una donna? Quale elemento “identificativo” del genere saremo costrette a lasciare?”