Vimercate ricorda Francesco Casiraghi con una Pietra d’Inciampo

La Pietra d'Inciampo dedicata a Francesco Casiraghi è stata posta al parco Martini di Vimercate.

Una nuova occasione d’inciampo nella storia di un vimercatese. Si è tenuta lunedì 6 maggio, nei Giardini Cardinale Carlo Maria Martini la cerimonia di posa della “pietra d’inciampo” in onore di Francesco Casiraghi, deportato al campo di concentramento di Fichtenhein, dopo l’8 settembre 1943, e morto durante un bombardamento del campo. Diversi i cittadini che hanno voluto partecipare all’iniziativa che si è svolta alla presenza delle autorità comunali, delle istituzioni della Provincia, dei familiari di Casiraghi e delle Associazioni d’Arma.

Vimercate ricorda Francesco Casiraghi e una cerimonia di luce

«Questa è una cerimonia di luce perché si riporta alla luce la storia di una persona – le parole dell’assessora alla Promozione della città Elena Lah -. La pietra rappresenta qualcosa di solido e forte che rimane nel tempo e rappresenta, in questo caso, la vita di un uomo che è la medesima di molti altri. Le indicazioni prevedono la posa nei luoghi dove le persone hanno abitato, noi invece abbiamo deciso di posarla qui perché più “inciampabile”. E ci piace l’idea che le persone passano di qui inciampino nella pietra e nella storia Francesco Casiraghi. Ringrazio i suoi famigliari e tutti coloro che hanno dato un contributo per riscoprire la storia». Presente anche il rappresentante del Comitato Pietre d’Inciampo, Matteo Casiraghi, e il nipote di Francesco, Paolo: «Francesco nasce in una famiglia numerosa, aveva 2 fratelli e 5 sorelle e vivevano nella povertà in Cascina Santa Maria Molgora – ha raccontato -. Di lui non ho molto notizie perché mio padre fece prima la guerra di Abissinia e poi la Guerra Mondiale e quindi negli ultimi anni l’ha visto poco e aveva un po’ di difficoltà a parlarne perché quando giunse la notizia della sua morte, mia nonna, sua madre, dopo qualche mese morì. Da quel che mi diceva era una persona sveglia, capace e tenace. Ringrazio monsignor Maurizio Rolla le associazioni che hanno permesso l’iniziativa, i ragazzi della scuola».

Vimercate ricorda Francesco Casiraghi e la sua storia

Alla cerimonia erano presenti infatti gli alunni della classe 1D della scuola Calvino che hanno ricordato la vita di Casiraghi. Nato il 9 aprile 1906, Casiraghi a 37 anni, fu richiamato alle armi nel 3° Reggimento Genio Telegrafisti. Dopo l’armistizio dell’8 settembre, fu arrestato e deportato nel campo di concentramento di Fichtenhein nella Germania occidentale. A soli 33 giorni dalla liberazione, rimase ucciso in uno dei numerosi attacchi aerei degli Alleati. Casiraghi fu dato per disperso fino al 1949, quando un suo commilitone, sopravvissuto al bombardamento, si presentò al Sindaco del paese in cui abitava, nei pressi di Como, facendo mettere per iscritto di avere visto morire Francesco alle ore 15, mentre infuriava l’attacco aereo. La cerimonia si è chiusa con la benedizione della pietra da parte del monsignor Maurizio Rolla.