Vimercate, per gli studenti in difficoltà la bellezza di un Portofranco

Un doposcuola gratuito si svolge da cinque anni nelle aule dell’oratorio Cristo Re di Vimercate. Una trentina di insegnanti, in pensione e in attività, tra i quali dieci universitari, offrono il loro tempo ad altrettanti ragazzi delle superiori.
Vimercate, per gli studenti in difficoltà la bellezza di un Portofranco

Fa più rumore un albero che cade che una foresta che cresce. L’antico detto popolare ben si attaglia al doposcuola che da cinque anni si svolge nelle aule dell’oratorio Cristo Re. Una trentina di insegnanti, in pensione e in attività, tra i quali dieci universitari, offrono il loro tempo ad altrettanti ragazzi delle superiori. Si fanno ripetizioni di tutte le materie, ma quelle scientifiche, matematica e fisica vanno per la maggiore. Il tutto gratis. L’iniziativa si chiama Portofranco.

“Le origini storiche –dice Nino Schiavello, 66 anni, vimercatese, una vita come insegnante di lettere al Vanoni e oggi in pensione – sono a Milano. Cominciò 15 anni fa con don Giorgio Pontiggia. A Vimercate nacque cinque anni fa. L’input che mi spinse a iniziare l’avventura fu triplice. Un amico sacerdote mi spronò a farlo; don Roberto Valeri, responsabile della commissione scolastica pastorale, mi fece presente l’esigenza di aiutare i ragazzi; altri amici della fraternità di Comunione e liberazione si unirono a me come soci fondatori”.

Nelle aule del centro di via Valcamonica i ragazzi arrivano puntuali. Piera Lupi, che ha il ruolo di segretaria con Gabriella Brambilla e Flora Ferrais, li accoglie e abbina ciascuno di loro, in base all’esigenza, ad un insegnante. Così accade ogni lunedì, martedì e giovedì, dalle 14 alle 18. “Il rapporto è uno a uno –ci dice Piera – ma talvolta un insegnante segue due ragazzi se sono della stessa materia e della stessa classe”.

Nicola Zarpellon, 24 anni, di Triuggio, è tra i dieci universitari che impegnano qui volontariamente il loro tempo nel dare ripetizioni. Fa il quinto anno di medicina alla Bicocca di Monza, come gli altri. Da tre viene assiduamente a Vimercate il lunedì, una volta ogni due settimane, turnando con i compagni, che frequentano a Monza anni diversi dal suo.

“E’ faticoso a volte –dice Nicola – perchè la vita universitaria impegna molto (e lui fa anche qualche lavoretto interno alla facoltà per guadagnare qualche soldo, ndr). E non sempre trovi ragazzi disponibili a capire, a impegnarsi. Ma resto, e ogni anno mi trovo più affezionato a questo compito. Fare qualcosa gratuitamente, senza tornaconto, ha un valore educativo, mi aiuta a crescere. Imparo a volere bene e ciò che imparo, la gratuità, resta per tutto il resto della vita”.

L’attenzione all’alunno arriva al dettaglio. Gli insegnanti chiedono sempre ai giovani e ai genitori, che sono coinvolti, di conoscere i voti di scuola, per vedere se ci sono problemi, e dove, e se ci sono miglioramenti. Alla fine il passa parola di un’esperienza positiva è il migliore mezzo di propaganda, anche se locandine compaiono negli istituti superiori e anche nella chiesa principale di Vimercate.

Schiavello è rimasto entusiasta come agli inizi, forse di più. “Ho sempre vissuto l’insegnamento –e di anni ne ho fatti 42 nelle aule – come una grazia, una bellezza ricevuta. Il bene che ho ricevuto mi spinge a donarlo agli altri. Non è uno sforzo Portofranco, e nemmeno un servizio di supplenza allo Stato, che ci ignora. Non ho alcuna pretesa di risolvere i problemi scolastici di nessuno. Ma quello che ho ricevuto dono: tutto è gratuità. Se qualcuno vuole venire a condividere questa esperienza è assai gradito: abbiamo bisogno in questo momento di insegnanti di matematica e di inglese”.

L’intitolazione

Intanto Portofranco, che è un aps, ovvero associazione di promozione sociale, vivrà un momento particolare venerdì 30 gennaio, la sera nella cappella dell’oratorio, via Valcamonica. Dopo l’assemblea dei soci, ci sarà la messa, con celebrata da don Roberto Valeri, don Marco Fusi, sacerdote dell’oratorio, e don Davide Marzo, responsabile della pastorale scolastica.

Seguirà il dibattito e la cerimonia di intitolazione di Portofranco a Pierolga De Maestri, insegnante monzese di storia dell’arte in diversi istituti della Brianza, scomparsa il 10 agosto 2009, in modo misterioso e non più ritrovata. I soci fondatori la conoscevano e stimavano; la figlia ha donato i libri alla associazione ed è nata un’amicizia con la famiglia.

Chi vuole mettersi in contatto con Portofranco può telefonare al numero 3276795570 o recarsi al centro Cristo Re, nei giorni di apertura del doposcuola. Portofranco si regge sulle quote d’iscrizione (20 euro annuali) e quelle versate dai soci. Utilizza gli spazi dell’oratorio in comodato gratuito.