Niente premio di produzione per i dipendenti della Fondazione San Giuseppe e tavolo delle trattative rotto tra i sindacati e la dirigenza della storica casa di riposo di Ruginello di Vimercate. Una situazione al momento complessa tanto che Cisl e Cgil hanno voluto convocare una conferenza stampa giovedì 2 novembre nel pomeriggio.
Vimercate: niente premio di produzione e i sindacati protestano
“Sapevamo che per il 2022 non c’era possibilità che i lavoratori acquisissero il premio di produzione– hanno detto i sindacalisti Simone Cereda della Fp Cgil di Monza e Brianza e Mariacristina Beghin della Fisascat Cisl Monza Brianza Lecco -, ma siamo rimasti male quando abbiamo scoperto che questo incentivo non era previsto anche per l’anno in corso”. Una doccia fredda arrivata lunedì che priva 138 dipendenti, di un bonus che oscilla tra i 600 e 800 euro l’anno. “Per lo scorso anno ci è stato detto che il bilancio della Casa Famiglia ha subito una perdita di oltre 500mila euro – hanno proseguito i rappresentanti sindacali -, ma noi non siamo qui solo per una questione economica. Da un anno e mezzo è stato riorganizzato il lavoro e non abbiamo mai potuto avere un confronto con l’azienda su questo tema”. Tra l’altro i delegati Rsu hanno evidenziato come “ci troviamo davanti a ritmi estenuanti e prendersi cura di 120 anziani in una casa di riposo non è banale e ci vuole del tempo adeguato. Invece ci ritroviamo con meno personale a disposizione e ne risente il servizio che eroghiamo. Noi abbiamo a che fare ogni giorno con persone che vanno seguite con attenzione”. I sindacati non escludono che si possa arrivare anche a uno stato di agitazione degli operatori sociali che sono per l’80% donne. Inoltre sottolineano che ormai “i rapporti tra la dirigenza e i lavoratori avviene attraverso sistemi di messaggistica e non ci sono più nemmeno le equipe mensili per far interloquire le diverse figure professionali sull’andamento dell’attività”.
Vimercate: niente premio di produzione e la replica della Fondazione
A replicare è stato il direttore della struttura Stefano Cipolla. “Non ci sono più l’equipe, ma c’è il passaggio di consegne ogni giorno al personale– ha chiosato il manager-. Del premio di produzione non c’era nessun accordo per il 2022, così come per il 2023, mentre stavamo dialogando per quello del 2024, ma i sindacati hanno preferito interrompere l’incontro”. Cipolla ha anche evidenziato che “la riorganizzazione del lavoro è un processo che richiede sicuramente del tempo per essere assorbito dai lavoratori. Tra l’altro le nostre tariffe per i dipendenti sono maggiorate e distribuiamo ogni anno 100mila euro in più nelle loro buste paga. Siamo assolutamente disponibili a trattare con i sindacati, ma serve da parte loro ascolto e rispetto reciproco. Sul personale bisogna anche dire che la funzione degli infermieri è stata esternalizzata per il 60% avendo una carenza ovunque di questa figura professionale, però abbiamo assunto tutti gli addetti della pulizia”. Posizione riaffermata dalla Fondazione San Giuseppe con un lungo comunicato a firma dello stesso Cipolla e della presidente del Cda Carla Riva.