I sindaci del vimercatese potranno vedere lo studio di fattibilità sulle diverse ipotesi di prolungamento della linea 2 della metropolitana entro la fine di marzo: lo assicurano i consiglieri regionali del Pd Gigi Ponti e Pietro Bussolati. Nelle prossime settimane, affermano, MM presenterà le analisi effettuate sulla base dei dati forniti dai comuni e potrà partire l’iter per scegliere le opzioni che garantiscono il miglior rapporto costi-benefici e chiedere al Governo le risorse indispensabili per cofinanziare l’opera.
In attesa di capire se MM punterà su una metropolitana leggera, su una nuova revisione del progetto originale o su un sistema misto che preveda l’utilizzo di autobus in Regione i rappresentanti brianzoli dei diversi schieramenti si cimentano in scaramucce politiche. Giovedì la commissione Infrastrutture ha bocciato con l’astensione del Carroccio e il voto contrario dei democratici una mozione con cui il pentastellato Marco Fumagalli ha chiesto l’istituzione di un tavolo di lavoro per il prolungamento della verde da Cologno Nord a Vimercate. Lega e Pd non hanno gradito la proposta di legare ai ragionamenti in atto per la linea 2 quelli per portare la 3 a Paderno Dugnano. «La Lega del no alle opere per i cittadini – commenta Fumagalli – è disposta a tutto, persino a fare sponda con il Pd, pur di impedire al Movimento 5 Stelle di dare slancio a opere fondamentali. Vota contro la metropolitana ma è disposta a stracciarsi le vesti per sostenere Pedemontana: è vergognoso». Il testo è stato respinto, incalza, «solo per impedire che passasse l’idea che fosse il Movimento a promuovere i progetti».
«La Lega – replica Andrea Monti – non insegue la politica delle bandierine soprattutto quando si tratta di problemi importanti, che incidono sulla vita delle persone. La Regione è impegnata da tempo sul prolungamento della M2 ma, nonostante la condivisione tra forze politiche, l’unico scopo di Fumagalli era quello di intestarsi i presunti meriti di un lavoro condiviso e bipartisan». «La mozione – precisa Ponti – è stata stravolta da aggiunte che hanno modificato il senso originario poiché, con l’inserimento della richiesta di prolungamento della 3, sono stati mischiati progetti che hanno tempistiche di attuazione molto diverse. I pentastellati non hanno accettato i nostri emendamenti che avrebbero consentito di rispettare i tempi per inviare al ministero dei Trasporti la domanda di finanziamento. L’effetto pratico è che si ritarda ulteriormente l’approfondimento sullo sviluppo» della Cologno-Vimercate.