Il sindaco di Vimercate Paolo Brambilla pagherà di tasca sua le spese legali inerenti la causa intentata e persa contro il consigliere Alessandro Cagliani. Ad annunciarlo è stato lo stesso primo cittadino venerdì sera in consiglio.
«Solleverò gli uffici comunali dal pagare le spese legali riguardanti questa vicenda processuale – ha detto Brambilla – per non lasciare spazio ad eventuali speculazioni politiche a pochi mesi dalle prossime elezioni».
Tradotto dal politichese il numero uno della giunta pagherà 5.200 euro, ovvero la parcella dell’avvocato, avvalendosi dei propri soldi e non di quelli pubblici. Una mossa fatta prima che gli esponenti della Lega Nord presentassero il proprio ordine del giorno invitando proprio Brambilla a saldare i conti di tasca propria.
L’affaire Cagliani dopo una lunga battaglia in tribunale ha trovato la sua conclusione poche settimane fa, quando i giudici monzesi hanno sentenziato che il post del consigliere di minoranza pubblicato sul proprio profilo Facebook un paio di anni fa, non diffamava in alcun modo l’operato dell’amministrazione comunale, ma rientrava nell’ambito della normale dialettica politica.
Le opposizioni hanno accolto favorevolmente la decisione del sindaco anche se ritengono che l’azione legale contro Cagliani sia stata fatta solo per danneggiare il membro della minoranza. «Io mi aspetto comunque le scuse del sindaco», ha sottolineato Cagliani durante la seduta del parlamentino.