Confermata anche in secondo grado la condanna al 65enne Amelio Congiu, il bidello arrestato a febbraio 2013, per aver molestato cinque scolare tra gli 8 e i 10 anni di età, nei bagni della scuola elementare Emanuele Filiberto. La sentenza della Corte d’Appello di Milano è stata pronunciata lunedì. Leggermente ridimensionata a 2 anni e 8 mesi, (da 2 anni e 10 mesi decretati in primo grado dai giudici del tribunale di Monza, dove l’imputato si era avvalso del rito abbreviato), la pena finale.
Violenza sessuale e falso i reati contestati all’uomo. Il bidello, dopo il primo periodo trascorso in carcere prima, e agli arresti domiciliari in Calabria a casa di famigliari poi, si trova ora a piede libero. Secondo le accuse, le bambine sono state vittime di carezze e abbracci da parte dell’uomo. Inoltre il bidello aveva coperto, con una falsa autocertificazione, un vecchio precedente penale, sempre per reati di violenza su minori, commesso una quarantina di anni fa.
Una mano decisiva alla conferma delle accuse, è arrivata dalle intercettazioni ambientali operate dai carabinieri della compagnia di Vimercate, che aveva colto praticamente l’uomo in flagranza di reato. Cinque le parti offese, tutte piccole scolare dell’istituto in cui prestava servizio l’imputato. I genitori delle bambine, si sono costituite parte civile e hanno ottenuto il diritto ad un risarcimento, anche se le cifre sono state lievemente abbassate in Appello.