I ladri di biciclette (ad alto contenuto tecnologico) sono tornati in azione in via Mattei. Nella notte tra il 12 e il 13 giugno nel mirino è finita ancora una volta la Kuota, marchio brianzolo di alto livello, noto nel mondo del ciclismo a livello mondiale e dotato a Villasanta del quartier generale e di uno show room.
Il colpo è stato messo a segno col favore del buio e l’aiuto di un furgone rubato. L’entità del furto è ancora da quantificare con precisione, per ora l’amministratore delegato Maurizio Canzi spiega: «Si tratta di un danno limitato, 8 pezzi, con valore al pubblico di circa 30mila euro». Di certo, riconosce Canzi, hanno avuto un ruolo fondamentale le nuove tecnologie del sistema antifurto potenziato negli anni e basato su fumogeni che si attivano con i sensori dell’allarme. La nebbia in cui avvolgono gli ambienti rende difficoltosa l’azione per i malviventi dei caso che, condizione indispensabile, devono agire in 4-5 minuti al massimo.
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Nel marzo 2016 il più grosso furto subito dalla Kuota aveva avuto un valore di 300mila euro circa. Sul furgone dei malviventi erano stati caricati decine di gruppi imballati, telai e una ventina di bici di valore. Alcune così di ultima generazione da non essere ancora state immesse sul mercato.
Nel sacco le bici del team Astana, di cui Kuota è sponsor ufficiale, bici del team Androni (impegnato in quel periodo nella Tirreno- Adriatica), bici crono, bici da triathlon come quella di Daniel Fontana, primo italiano a vincere un IronMan. Un vero disastro commerciale per la Kuota. In quel caso, come in quello dei giorni scorsi, le telecamere avevano ripreso tutto: lo scasso, i pochi minuti di azione, i criminali con i volti coperti e l’abilità dei veri professionisti.
Intanto sul colpo indagano i carabinieri della stazione di Villasanta che hanno acquisito e registrazioni delle telecamere.