Villasanta, nel 2022 solo dieci matrimoni religiosi (e 16 civili), funerali più del doppio dei battesimi

Le parrocchie della comunità pastorale Madonna dell’aiuto di Villasanta (Santa Anastasia, San Fiorano e la biassonese San Giorgio) tirano le somme dell'anno
La chiesa di Santa Anastasia a Villasanta

Le parrocchie della comunità pastorale Madonna dell’aiuto di Villasanta (Santa Anastasia, San Fiorano e la biassonese San Giorgio) tirano le somme del 2022, definendo i numeri dei battesimi, comunioni, cresime, matrimoni e funerali che si sono celebrati. Il dato più eclatante è quello relativo ai matrimoni: solo 10, tutti celebrati a Santa Anastasia. A questi si aggiungono i 16 matrimoni civili in Comune.

Villasanta, solo 16 anche i matrimoni con rito civile

«È evidente lo scarso numero di matrimoni celebrati in un anno –commenta il parroco, don Alessandro Chiesa-. La disaffezione verso il matrimonio è confermata anche dal numero di matrimoni di rito civile che si sono celebrati nel 2022, solo 16. Il numero maggiore rispetto al rito religioso è giustificato dai matrimoni in seconde nozze e dal matrimonio di persone di altra religione».

Villasanta, 66 i battesimi nelle parrocchie. 85 nuovi nati e 159 deceduti

Pochi anche i battesimi, 66 nel corso del 2022: 50 celebrati a Santa Anastasia, 11 a San Fiorano e 5 a San Giorgio. Sono invece 155 i funerali che sono stati celebrati lo scorso anno (113 a Santa Anastasia, 35 a San Fiorano e 7 a San Giorgio). «Resta forte la sproporzione tra i battezzati e i defunti, che sono più del doppio dei nuovi nati –continua il parroco-. E il dato è confermato anche dall’anagrafe civile di Villasanta che ha registrato 85 nuovi nati e 159 deceduti». Le prime comunioni sono state 88 e le cresime 101.

L'autore

Nata nell’anno dei due presidenti e dei tre papi. Scrivo per il Cittadino dal 2009, prima solo per l’edizione cartacea poi per la tv e il sito per cui realizzo anche servizi video. Mi occupo di chiesa locale, cronaca, volontariato, terzo settore, carcere. Con l’associazione Carcere Aperto nel 2011 ho realizzato insieme al fotografo Antonio Pistillo la mostra “Guardami”, dove abbiamo raccontato le storie dei detenuti della casa circondariale di Monza.