«Ai nostri ospiti come agli italiani dico con forza: siamo un Paese che ha fiducia in sé stesso, che deve averne anche più di quanta ne dimostri, percorso com’è ancora da nervosismi destabilizzanti e da tendenze da pessimismo. L’Expo di Milano, e più in generale quel che faremo e costruiremo di qui al 2015, in termini di crescita economica e di riforme istituzionali, proverà che possiamo avere fiducia in noi stessi e suscitare rinnovata fiducia verso l’Italia da parte dell’Europa e del mondo».
Parte da Monza, dalla Villa reale, l’ennesimo richiamo del presidente della Repubblica a rimboccarsi le maniche in questo momento difficile per il Paese. Parla davanti ai 400 invitati all’evento «Verso Expo 2015» con l’ex reggia piermariniana del capoluogo brianzolo scelta per dare il via al tour mondiale che porterà all’«Esposizione» del 2015. «Sono qui- ha detto il capo dello Stato- per testimoniare il valore unitario e nazionale di un impegno che ha come epicentro Milano ma rappresenta e coinvolge tutto il Paese». Un’occasione straordinaria per la metropoli lombarda «per la valorizzazione del suo ruolo europeo e internazionale ed è insieme un’occasione straordinaria per un nuovo sviluppo dell’Italia nel suo insieme, Nord e Sud, per il superamento della crisi che stiamo vivendo nel mondo dal 2008, della recessione che sta ponendo a dura prova l’Europa e in particolare l’economia e la società italiana».
Per il presidente della Repubblica «il fatto che, dopo aver vinto la candidatura, condotta con spirito unitario, si siano avvicendati governi diversi senza che la scelta e l’impegno per Expo 2015 subissero contraccolpi ha un importante significato». Cioè che, malgrado le tensioni e i fattori di instabilità che caratterizzano i rapporti politici ed istituzionali del Paese, «si sa in certi momenti egualmente riconoscere, da parte di tutte le forze politiche e sociali responsabili, quel che tocca esigenze vitali della nazione e sollecitare la più grande convergenza di sforzi, un’autentica feconda coesione sociale e istituzionale». Napolitano ha ribadito l’importanza di Expo anche in chiave di «fondamentali politiche di sviluppo del nostra Paese a cominciare da una nuova pollitica attiva del lavoro».