Videosorveglianza: 90mila euro dal governo a Monza, fondi anche per Biassono, Limbiate e Carnate

Monza ottiene un finanziamento di 90mila euro dal governo per l’installazione di nuovi impianti di videosorveglianza. Gli altri fondi per la Brianza.
Videosorveglianza telecamere nei parchi, sicurezza foto it.freepik.com

Nelle casse del Comune di Monza arriveranno 92.532,16 euro per l’installazione di nuovi impianti di videosorveglianza del valore di 154.220,30 euro. Il finanziamento è stato firmato dal ministro dell’Interno Matteo Piantedosi che ha acceso semaforo verde alla ripartizione di 36 milioni di euro con cui il governo sosterrà 478 progetti per il potenziamento delle apparecchiature di sicurezza su tutto il territorio nazionale presentati lo scorso anno: il capoluogo brianzolo è dodicesimo nella graduatoria stilata dal Viminale e guidata da Ribordone, un minuscolo borgo di 49 abitanti sulle montagne torinesi che ha elaborato un piano da 24.500 euro. Al secondo posto si è piazzato Forte dei Marmi, in provincia di Lucca, e al terzo Bardolino, nel veronese.

Videoserveglianza: i fondi per la Brianza

Pochi gradini sotto Monza, al sedicesimo, si è attestata Biassono con un progetto da 577.000 euro di cui 346.200 cofinanziati da Roma e al ventottesimo c’è Limbiate con un programma da 52.805 euro. Bisogna scorrere l’elenco fino al 440° posto per trovare l’altro comune brianzolo beneficiato da Roma: Carnate potrà contare sui fondi governativi per un piano del valore di 210.000 euro.

Videoserveglianza: i parametri per l’attribuzione dei fondi

Al bando hanno partecipato oltre duemila enti che hanno sottoscritto un patto per la sicurezza con la Prefettura e hanno incassato il benestare dal comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza, si sono impegnati a inserire nel loro bilancio le somme necessarie a garantire la manutenzione delle telecamere e nell’ultimo triennio non hanno ottenuto dal Viminale fondi attraverso selezioni analoghe.
Nella compilazione della graduatoria la commissione ha tenuto conto dei parametri individuati dai ministeri dell’Interno e dell’Economia tra cui il numero degli abitanti e l’indice di delittuosità: la popolosità non è stato fattore di merito tanto che Roma si è attestata al 270° posto.  Tra gli altri capoluoghi di provincia hanno superato il vaglio Biella, Cesena, Cuneo, Perugia, Rimini, Terni, Verbania, Vibo Valentia e Viterbo.  

Videoserveglianza, il ministro: “Puntiamo a una progressiva estensione sul territorio”

«La videosorveglianza rappresenta uno strumento di grande importanza per l’innalzamento degli standard di sicurezza – afferma Piantedosi – con queste risorse puntiamo a una sua progressiva estensione sul territorio, condividendo le istanze che provengono dai sindaci. L’uso di questa tecnologia è un elemento cardine per prevenire e contrastare fenomeni di criminalità. Offre, inoltre, un prezioso supporto nella gestione delle situazioni di rischio e nelle attività di indagine per assicurare alla giustizia gli autori dei reati».