Varedo, clinica per bimbi e SlaUn’idea per la Villa Bagatti

Ancora una importante svolta in chiave futura sulla destinazione del complesso immobiliare di Villa Bagatti: in chiusura della settimana passata, il Centro Clinico Nemo specializzato nella cura dei bambini affetti da Sla e malattie neuromuscolari ha protocollato ufficialmente in Comune una proposta per una struttura operativa.
Le serre di Villa Bagatti interessate al possibile intervento
Le serre di Villa Bagatti interessate al possibile intervento

Ancora una importante svolta in chiave futura sulla destinazione del complesso immobiliare di Villa Bagatti: in chiusura della settimana passata, il Centro Clinico Nemo specializzato nella cura dei bambini affetti da Sla e malattie neuromuscolari ha protocollato ufficialmente in Comune una proposta per una struttura operativa da localizzare nell’area oggi occupata dai fienili e dalle serre della Villa. Si tratta di un progetto di prestigio, come non ce ne sono in zona: l’amministrazione Marzorati ha subito accolto con sommo interesse l’ufficializzazione della proposta, pervenuta sotto forma di «contributo libero» all’intera operazione urbanistica, alla quale la giunta sta lavorando da mesi. Con lo scopo di togliere definitivamente il diritto edificatorio su quanto rimane alla proprietà dopo la vendita dell’immobile storico di Villa Bagatti. Per il momento, l’idea presentata da Nemo rimane circoscritta entro i confini della semplice proposta: numerosi sono i nodi che sarebbero da sciogliere lungo la strada della realizzazione di un progetto di questa portata e di questa importanza. Prima fra tutte la reale dimensione della idea messa in campo dall’associazione: Varedo ha proposto anche altre locations in città, ma la vicinanza alla Villa avrebbe sicuramente un valore aggiunto. Nel caso in cui ci si concentrasse con decisione sulle pertinenze di Villa Bagatti, fin da ora il settore Urbanistica precisa che un importante scoglio da superare sarebbe quello delle volumetrie, soprattutto per quanto riguarda le serre. Un altro nodo da sciogliere è quello del vincolo monumentale che potrebbe porre altri paletti alla trasformazione delle strutture esistenti. Naturalmente permane anche il ricorso della proprietà contro la decisione dell’amministrazione comunale di togliere il diritto di edificabilità.