«Il gesto di generosità di Luca non può passare sotto silenzio, va premiato». Lo chef Vincenzo Butticé, titolare del Ristorante il Moro e della trattoria Ibuttice non ci ha pensato due volte. Letta la storia di Luca Rivolta, primo volontario al San Gerardo-Bicocca della sperimentazione del vaccino a dna di Rottapharm Biotech-Takis, ha preso il telefono e lo ha chiamato per proporgli un contratto di apprendistato di 36 mesi nella sua cucina a partire dal 20 marzo.
«Luca è un ex allievo della scuola dove insegno cucina dal 2007 e dove mia sorella è docente di sala – spiega- anche se Luca non è stato direttamente un mio allievo so come sono preparati i ragazzi dell’Olivetti. Quello che mi interessa però da imprenditore è assumere una persona che ha dimostrato nei fatti di avere grandi valori, di credere nel futuro, di essere generoso».
Il lavoro è allettante soprattutto perché in cucina dal 20 marzo la brigata inizierà a studiare la carta che sarà proposta al ristorante a partire da maggio. Purtroppo però la storia non ha (per ora) un lieto fine.
«Devo davvero ringraziare lo chef Butticé per la proposta – spiega- ma in questo momento non riuscirei a gestire un lavoro in cucina che ho già provato e non ha orari con l’impegno di assistenza a mio nonno che vive con noi e non è autosufficiente. È per questo che sto cercando un lavoro più pomeridiano o serale».
«Luca sa che il suo contratto è pronto – conclude il cuoco – se riuscirà a sistemare la situazione familiare siamo pronti ad accoglierlo».