Lunedì 19 ottobre l’Asl di Monza e Brianza ha deciso di promuovere un convegno in Università Bicocca, in collaborazione con la stessa università e l’Ordine dei medici per dare l’avvio ad una massiccia campagna di sensibilizzazione (“Vacci-nato”) dedicata alle vaccinazioni pediatriche. E intanto il ministero della Salute, di fronte al calo progressivo della copertura vaccinale, che investe anche la Brianza, sta ipotizzando di passare all’obbligo, anche se il ministro Beatrice Lorenzin ha escluso la radiazione per i medici “infedeli”.
I provvedimenti ministeriali potrebbero investire i medici che sconsigliano le vaccinazioni alle famiglie per i bambini che frequentano le scuole: potrebbero rimetterci, per esempio, la convenzione con il Sistema sanitario nazionale. Lo ha confermato a Milano Ranieri Guerra, direttore generale prevenzione al ministero della Salute, intervenuto a una conferenza stampa nell’ambito del Congresso nazionale della Società Italiana di Igiene, come riferisce l’agenzia Ansa.
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Nel frattempo l’Istituto superiore di sanità ha presentato un decalogo sul futuro delle vaccinazioni, «che fa parte integrante – hanno sottolineato i rappresentanti dell’istituto- del piano vaccinale italiano presentato al Ministero già nello scorso giugno e di cui si sta discutendo in questi giorni, ma che è stato stralciato e presentato oggi per sottolinearne l’importanza, in un momento in cui le vaccinazioni in Italia sono scese sotto la soglia “rischio“ del 95%».
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«La campagna denigratoria contro i vaccini è un fatto incredibilmente vergognoso»: non usa giri di parole Andrea Gori, direttore del reparto Malattie Infettive del San Gerardo per commentare il calo dei vaccini in età pediatrica.
«I genitori hanno paura, ma non hanno capito l’importanza dei vaccini che hanno salvato il pianeta e cambiato la storia dell’umanità- prosegue Gori-purtroppo la stessa campagna denigratoria esiste anche sui vaccini anti influenzali: nel nord Europa si arriva al 100% di vaccinati, in Italia sempre meno».
Dello stesso avviso anche Andrea Biondi, direttore della Clinica Pediatrica di Monza e luminare nelle oncoematologie pediatriche che racconta preoccupato come alcune malattie siano tornate a farsi vedere, a partire dal morbillo, ma ci sono stati nel mondo anche casi di difterite e poliomelite. Andrea Biondi sarà uno dei relatori del convegno promosso dalla Asl e tratterà il tema delicato dei vaccini nel caso di bambini con bisogni speciali.
«Purtroppo non ci si rende conto dell’importanza che hanno i vaccini e di come abbiano contribuito a cambiare la nostra vita. Ho lavorato per nove anni al Tribunale dei minori di Milano – racconta Biondi – e quando mi trovavo davanti a genitori che chiedevano di non vaccinare il loro bambino, rispondevo che vaccinare è una responsabilità sociale. Ci si tutela in prima persona, ma si tutelano anche bambini malati o affetti da rare malattie genetiche. Sono una minoranza, ma bisogna farlo anche per loro».