L’Autodromo di Monza non si era tirato indietro quando l’ospedale San Gerardo aveva chiesto aiuto in autunno per sostenere il peso del grande afflusso di pazienti in pronto soccorso. Era la seconda ondata dell’emergenza coronavirus. Passati pochi mesi, alla vigilia della primavera, si tratta di contrastare la terza ondata e per farlo serve soprattutto mettere in moto la macchina dei vaccini. E l’Autodromo nazionale risponde ancora presente con la prospettiva di diventerà uno dei più grandi poli della Lombardia per la somministrazione del vaccino anti Covid.
«Non appena sono stato contattato dal team di Guido Bertolaso, mi sono attivato facendo tutto ciò che era nelle nostre possibilità per rispondere positivamente a quanto richiesto – spiega Geronimo La Russa, presidente di Automobile Club Milano – Su richiesta di Guido Bertolaso, coordinatore della Regione Lombardia per la realizzazione della campagna vaccinale antipandemica, con Automobile Club d’Italia e Sias abbiamo effettuato sopralluoghi per rendere disponibile l’impianto e per individuare le strutture destinate ad ospitare il centro vaccinale. Offriremo alla Regione Lombardia e ai cittadini uno spazio funzionale».
L’impianto è abituato al grande pubblico e all’afflusso di migliaia di persone: «Ha una ricettività elevata, ampi spazi, flessibilità e servizi. Il polo vaccinale nell’Autodromo – che nel 2022 compie cent’anni – ha anche un incommensurabile valore simbolico, perché il circuito oltre ad essere un punto di riferimento per milioni di appassionati del Motorsport si confermerà soprattutto una struttura al servizio del territorio alimentando il clima di speranza e di fiducia collettiva. Nella battaglia contro il virus, Automobile Club Milano, ACI e il suo ‘Tempio della Velocità’ sono orgogliosi di contribuire alla ripartenza della Lombardia e del Paese con entusiasmo e responsabilità».