Quasi tre ora in coda per la terza dose del vaccino. È l’odissea vissuta da una cittadina monzese che come tantissimi altri sabato mattina, 27 novembre, si è ritrovata in coda all’hub Philips.
Un serpentone di persone in coda (senza distanziamento) in attesa di arrivare al punto accettazione.
«È vergognoso – spiega la cittadina – ho atteso un’ora e un quarto in piedi prima dell’accettazione. Intanto i soliti furbetti, almeno un centinaio,sono passati avanti con la scusa di chiedere informazioni e poi non si sono più visti».
Una situazione che ha portato anche all’esasperazione qualche persona in attesa: «All’ennesimo che ha chiesto di saltare la coda – è il racconto della mattinata – c’è stato un mezzo linciaggio e sono intervenuti i militari a sedare gli animi».
Priorità giustamente per anziani disabili e bambini che nello stesso hub si sottopongono a vaccino pediatrico anti-infuenzale.
«L’impressione è che ci fossero anche un sacco di persone senza appuntamento per la prima dose che sono stati ammessi all’hub».
Una volta arrivata all’accettazione le cose sono andate un po’ meglio: «Il personale è stato molto veloce e cortese – continua la cittadina – l’anamnesi per me che ero alla terza dose è stata velocissima. Poi però ho atteso ancora un’ora in una stanza dove c’erano almeno 300 persone in attesa. Quando mi sono seduta avevo cento numeri davanti a me e il personale chiamava a turno chi doveva sottoporsi a vaccino antiinfluenzale e chi per il Covid».
Dalla Asst Monza fanno sapere che attualmente sono 14 le linee vaccinali aperte all’ex Philips di cui due dedicate all’anti influenzale pediatrica.
«Il problema delle code all’hub Philips negli ultimi due giorni – spiega Silvano Casazza, direttore generale del San Gerardo – è legato al grande numero degli auto presentati, arrivati a 500 persone. Senza appuntamento e con ogni genere di documento giustificativo in mano, fino a ieri sono stati comunque tutti vaccinati. L’auto presentazione è giustificata dagli interessati dalla convinzione di una scadenza del green pass dopo 5 mesi dalla seconda dose. Da ieri pomeriggio si è proceduto a selezionare in modo più rigoroso gli ingressi».
È atteso per i prossimi giorni un incremento degli slot: «Una scelta di Regione – prosegue Casazza – in relazione all’estensione della terza dose a chi si è vaccinato 5 mesi fa e in progressione in relazione alla data di effettuazione della seconda dose. Occorre chiarire ai cittadini che il green pass è valido per un anno dalla seconda dose e che è necessario prenotarsi per la terza in modo da effettuare in tempo e in sicurezza la vaccinazione».