Dal 9 aprile le categorie estremamente vulnerabili, disabili e quanti li assistono possono prenotarsi anche sul portale di Poste Italiane o attraverso il numero verde 800 894545.
I nominativi dei pazienti estremamente vulnerabili sono stati raccolti dagli elenchi delle esenzioni per patologia e da quelli sull’utilizzo di specifici farmaci, verificati dalla direzione generale Welfare di Regione Lombardia e inviati alle Ats che gestiscono la distribuzione dei vaccini.
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I nominativi ammontano a 366.705, per 54.458 dosi già somministrate, di cui 31.548 prime dosi e 22.910 seconde dosi. La vaccinazione di questa particolare categoria di persone viene effettuata dalle strutture ospedaliere che hanno in cura i cittadini estremamente fragili, dai medici di medicina generale, previa condivisione con l’Ats di riferimento, e dai centri vaccinali, con l’utilizzo di Pfizer o Moderna.
Disabili. I nominativi dei cittadini lombardi della categoria disabili sono invece stati forniti dall’Inps, in base alla legge 104 articolo 3, comma 3. Le somministrazioni vengono fatte dalle strutture sanitarie che li hanno in cura o dai medici di medicina generale. Anche per loro i vaccini somministrati sono Pfizer o Moderna. L’elenco Inps complessivamente fa riferimento a 283.000 portatori di disabilità. Dal 9 aprile, anche questa categoria di cittadini potrà utilizzare il portale di Poste e gli altri canali di prenotazione indicati.
Caregiver. Sarà possibile vaccinarsi anche per i caregiver dei soggetti estremamente vulnerabili e dei disabili. Nel caso della vaccinazione di un disabile minore, l’inoculazione sarà estesa all’intero nucleo familiare e a tutti gli assistenti che si occupano della cura di queste persone.
“Assicuriamo a tutte queste persone la nostra massima attenzione – spiegano la vicepresidente ed assessore al Welfare, Letizia Moratti, e l’assessore a Famiglia, Solidarietà sociale, Disabilità e Pari opportunità, Alessandra Locatelli – sia a tutela delle loro fragilità sia rispetto a familiari ed assistenti, che con lodevole impegno e sacrificio si occupano quotidianamente di loro. Regione Lombardia si impegna a non lasciare indietro nessuno e in questa delicata fase di lotta alla pandemia abbiamo voluto avviare la campagna vaccinale dedicata a loro con scrupolo e celerità”.