Azzerare le situazioni di morosità ma senza discriminare i bambini. È quanto ha chiesto l’amministrazione comunale di Usmate Velate all’azienda che ha in concessione il servizio di ristorazione scolastica e che da lunedì 17 febbraio aveva annunciato una modifica della modalità della distribuzione pasti nelle mense dell’Istituto Comprensivo Lina Mandelli. Un pasto in bianco per i bambini delle famiglie inadempienti: circa 25 sul migliaio che compone la popolazione scolastica usmatese dalla scuola dell’infanzia alle medie.
«Il nostro concetto di istruzione resta ispirato ai valori di uguaglianza, inclusione e parità sociale – ha sottolineato il sindaco Lisa Mandelli in una nota – Nei giorni scorsi abbiamo incontrato i responsabili di Camst chiedendo di attuare azioni che, pur col doveroso obiettivo di azzerare la morosità, non creassero discriminazioni fra i bambini: il contratto in essere, trattandosi non di un appalto ma di una concessione, impedisce al Comune di poter entrare nel merito della scelta assunta».
Ma il Comune ha preso comunque una posizione: «Fermo restando che non è tollerabile il mancato pagamento di un servizio scolastico – ha detto ancora Mandelli – Riteniamo che la scelta di far ricadere questa responsabilità sui bambini non sia l’unica soluzione possibile per dare il via all’iter di recupero dei debiti relativi ai pasti delle mense scolastiche. Il legittimo problema del dovuto pagamento del servizio mensa non può tradursi in una discriminazione degli alunni col rischio che un momento di socializzazione quale è la mensa si traduca in un ambiente frammentato, con ripercussioni psicologiche pericolose per le nostre giovani generazioni».
L’amministrazione comunale di Usmate Velate, come già avvenuto nelle settimane passate, proseguirà nel dialogo con Camst per individuare soluzioni condivise anche in merito alla tariffazione della mensa, che attualmente prevede un servizio prepagato a scalare.
A partire dal prossimo anno scolastico l’iscrizione al servizio di mensa scolastica sarà resa obbligatoria e non potrà essere effettuata dalle famiglie non in regola con i pagamenti pregressi. Ed è previsto l’ampliamento degli interventi a favore delle famiglie meno abbienti, reintroducendo la gratuità dei pasti per coloro che hanno un reddito Isee inferiore ai 6mila euro.
«La misura adottata da Camst coinvolgerà, sul totale della popolazione scolastica usmatevelatese, circa 25 alunni, mentre altre 20 famiglie morose sono ormai uscite dal ciclo scolastico – conclude il Comune – È giusto iniziare a ripristinare una condizione di equità e legalità, per rispetto dei genitori che hanno sempre pagato. Non è giusto farlo a scapito dei bambini che si ritrovano a pagare colpe non loro».
Anche il gestore del servizio auspica una soluzione per sanare la situazione di debito a tutela del proprio lavoro e dei lavoratori.