Emergono nuovi dettagli dall’episodio accaduto mercoledì alla stazione di Seregno che ha portato all’alba di giovedì 26 gennaio al fermo di due ragazzi italiani di 14 e 15 anni, di Desio e Seregno, accusati, in concorso tra loro, di tentata rapina e tentato omicidio. Secondo quanto ricostruito e riferito dalla Questura di Monza e Brianza il 15enne (e non 14enne come comunicato in un primo momento), residente a Lentate sul Seveso, sarebbe stato vittima di una spedizione punitiva “per aver mandato dei messaggi via chat e una ragazza contesa” condotta da un gruppo di ragazzi, tra i quali i due identificati e fermati, sfociata nella tentata rapina della felpa.
Seregno, prima la lite al binario 1 poi la spinta al binario 2
Da numerose testimonianze raccolte e dai filmati della videosorveglianza visionati dai poliziotti, emergerebbe che, dopo una prima lite e una serie di colpi subiti nel tentativo di asportargli la felpa, al binario 1 dello scalo, il lentatese sarebbe riuscito ad allontanarsi fino a raggiungere il secondo binario per prendere il treno per tornare a casa. Ma sarebbe stato raggiunto e di nuovo affrontano dai rivali. Uno dei due identificati “con gesto repentino” l’avrebbe spinto verso il binario dove stava transitando un convoglio contro il quale il malcapitato è finito “sbattendo violentemente la testa su una carrozza” prima di cadere, miracolosamente, tra la banchina e le ruote del treno. Si trova ancora ricoverato in osservazione all’ospedale di Monza, non è in pericolo di vita.
Uno rintracciato a Seregno il secondo a Desio
Dai fotogrammi gli agenti della Squadra Mobile della Polizia di Stato di Monza e della Polizia Ferroviaria sono risaliti ai presunti responsabili, fuggiti dopo l’episodio. Uno, da analisi dei social network compiuta nell’immediato dagli investigatori, avrebbe postato su un profilo social un’immagine con abiti differenti da quelli indossati poco prima, in stazione, forse per sviare le indagini. Il primo si trovava nei pressi dello scalo ferroviario, dove è stato fermato, il secondo è stato rintracciato alla Stazione dei carabinieri di Desio, dove la nonna l’ha accompagnato. I poliziotti hanno quindi portato entrambi i sospettati in Questura, a Monza dove sono stati trattenuti fino all’alba di giovedì quando è arrivato il fermo da parte della Procura dei Minorenni di Milano con il successivo trasferimento al Cpa di Torino.