Una famiglia monzese su quattro ha un cane per amico. E non è niente in confronto ai bergamaschi, ai bresciani e ai mantovani, che ne hanno uno ogni due case. A dirlo è la Coldiretti Lombardia, che ha analizzato i dati Asl in occasione della cinquantesima esposizione internazionale canina che apre sabato 9 gennaio alla Fiera di Milano-Rho. Si parla di tutti i cani, ovviamente: di razza o meticci, in Lombardia sono 1,3 milioni i quattro zampe che abitano nei comuni, cresciuti del 10% in soli due anni.
I dati nudi e crudi dicono che a Bergamo ha un cane il 47% delle famiglie, seguite da quelle di Mantova (44%) e quindi Brescia (43%). Mentre Milano è forse è un po’ troppo presa dalla vita metropolitana, fermandosi al 18%, i dati sono più altri a Monza, dove in un quarto della abitazioni vive anche un cittadino a quattro zampe. A Varese sono il 29% delle famiglie ad averne uno, a Como il 32%, a Cremona il 34%, a Lecco il 36%, a Lodi il 37%, a Pavia il 35% e a Sondrio il 36%.
«In Lombardia – spiega Ettore Prandini, Presidente della Coldiretti regionale – sono attivi 256 allevamenti, ai quali si aggiungono 195 pensioni, 96 canili e altre 238 strutture dedicate a questi animali. Gli allevamenti lombardi, per razze che vanno dal golden retriever al samoiedo, dal labrador al bracco, hanno raggiunto altissimi livelli di qualità, con selezioni di esemplari di grande salute e con tutte le caratteristiche delle razze di riferimento. Ma gli allevatori sono importanti anche come consulenti per chi vuole responsabilmente fare la scelta di portarsi un cane a casa».
La Lombardia detiene il record italiano dei cani microchippati e inseriti nell’Anagrafe regionale: in provincia di Bergamo sono quasi 217mila, a Brescia oltre 228mila, a Milano 267mila, a Monza Brianza più di 90mila, a Como 81mila, a Cremona quasi 52mila, a Lecco quasi 51mila, a Lodi oltre 35mila, a Mantova sfiorano i 76mila, a Pavia superano gli 85mila e a Sondrio sono quasi 29mila. In Italia – stima la Coldiretti Lombardia – ci sono 8 milioni e mezzo di cani per i quali, insieme a gatti, furetti, conigli e altri animali di affezione si spendono un miliardo e 830 milioni di euro all’anno in cibo, crocchette e scatolette.