Un piccolo di scoiattolo rosso salvato a Cesano Maderno

La Leidaa ha recuperato un cucciolo smarrito e impaurito trovato in un giardino: l'esemplare ora è cresciuto e ha trovato nuovi amici.
Lo scoiattolo salvato a Cesano Maderno da Leidaa
Lo scoiattolo salvato a Cesano Maderno da Leidaa

Piccolo, troppo piccolo forse per essere del tutto autonomo e soprattutto smarrito e impaurito: così una donna di Cesano Maderno ha trovato uno scoiattolo rosso giovanissimo nel suo giardino di casa. La donna, Danica, ha deciso di contattare gli esperti e lo scoiattolo oggi non solo ha una nuova casa, ma anche nuovi amici.

La Leidaa e lo scoiattolo rosso salvato

A segnalare l’episodio è la Leidaa, la Lega italiana difesa animali e ambiente presieduta dalla parlamentare ed ex ministro Michela Vittoria Brambilla, intervenuta con l’associazione e il suo Cras, Centro recupero animali selvatici, la “Stella del Nord”. “Lo scoiattolino è stato portato nella struttura, dove è stato visitato dall’équipe veterinaria che l’ha trovato in buona salute anche se molto spaventato, denutrito e disidratato. Le volontarie non hanno perso tempo: lo hanno subito rifocillato e, da quel giorno, hanno cominciato a prendersi cura delle sue esigenze, sempre munite di guanti (la fauna selvatica non va mai toccata direttamente)”.

Da cucciolo lo scoiattolo è cresciuto e, scrive Leidaa, ha fatto amicizia con un altro esemplare presente ad Arlate, in provincia di Lecco. “Sta molto meglio e a breve, assicurano, potrà tornare in natura e vivere libero il resto della sua esistenza”.

Leidaa, Cesano, lo scoiattolo e gli altri

Quello dello scoiattolo di Cesano Maderno – aggiunge Leidaa – è solo uno dei moltissimi salvataggi effettuati da “Stella del Nord” nella provincia di Monza e Brianza. “Per un totale di 65 mila metri quadrati, il CRAS comprende spazi specifici per il primo soccorso, l’accoglienza, la degenza e il reinserimento in natura dei piccoli mammiferi e degli ungulati, voliere e tunnel di volo lunghi oltre 20 metri per gli uccelli. Il tutto con uno staff veterinario di prim’ordine e volontari adeguatamente formati e preparati ad accogliere animali di habitat diversi, montani, lacustri e boschivi”. “Questo Cras – spiega Brambilla – è il simbolo della battaglia che Leidaa conduce a favore di quelli che definisco ‘gli animali di nessuno’, quelli dei boschi e delle campagne. Sarebbe forse più giusto definirli ‘animali di tutti’, ma certo è che la sensibilità nei loro confronti è molto inferiore a quella per gli animali d’affezione”.