Un’altra tegola sulla sempre più intricata vicenda legata a Pedemontana. Con una nota stampa pubblicata sul proprio sito in lingua tedesca, Strabag (il consorzio austriaco cui era stata affidata la progettazione esecutiva e l’esecuzione materiale dei lavori per la realizzazione dell’autostrada tratte B1, B2, C e D – appalto da 1,7 miliardi di euro – e le opere di compensazione del costruendo collegamento autostradale Dalmine-Como-Varese) ha comunicato di aver trascinato Autostrada Pedemontana lombarda (Apl) , la società controllata da Regione Lombardia, nelle aule di tribunale.
LEGGI Pedemontana bloccata alle porte della Brianza: le storie di chi è stato espropriato
LEGGI Pedemontana rescinde il contratto con Strabag: cantieri fermi e «progetto morto»
La vicenda è intricata ma confermata da parte di Pedemontana lombarda che afferma di “aver invocato l’escussione di una garanzia, che è stata emessa da una compagnia di assicurazioni”. In pratica ha chiesto il riscatto della garanzia della fidejussione prevista all’interno del contratto di appalto risolto, tra le parti, a inizio anno.
«Abbiamo fatto quello che ci è dovuto per legge» commentano laconici da Pedemontana, rimandando a tempi migliore anche la comunicazione della cifra in ballo.
La nota di Strabag – Una decisione bollata come “ingiustificata” per Strabag che ha quindi deciso di fare ricorso in tribunale. Bocche super cucite da Strabag Italia, che rimandano all’ufficio stampa in Austria che risponderà se e solo «in via scritta»
«A fare da sfondo – scrive Strabag nel suo comunicato – è la decisione della società di costruzione autostradale Autostrada Pedemontana S.p.A., controllata dalla Regione Lombardia, di risolvere il contratto con il consorzio Strabag per il secondo lotto dell’autostrada. Strabag aveva promesso a Regione Lombardia di tagliare i costi. La società di costruzione aveva proposto varianti tecniche per implementare il progetto all’interno del budget».
Ma poi si è arrivati alla rottura. Una decisione clamorosa avvenuta con l’inizio dell’anno: il consiglio di amministrazione di Pedemontana lombarda aveva approvato la decisione di rescissione del contratto con Strabag. Una scelta che aveva provocato le dimissioni dell’ex presidente Federico D’Andrea, uomo dell’ex governatore Roberto Maroni e in carica da meno di un anno, contrario alla decisione.
Cantieri fermi – Pedemontana oggi è ferma alle porte della Brianza, a Lentate, collegata con una Milano-Meda da riqualificare. Strabag è capofila del consorzio di aziende alle quali sono stati affidati i lavori: ha una partecipazione del 60%, mentre il resto è rappresentato dalle società italiane Grandi Lavori Fincosit (26%) e Impresa Costruzioni Giuseppe Maltauro (14%).
VIDEO Guarda le interviste ai candidati sul tema Pedemontana
Durante la campagna elettorale per le Regionali, tutti i candidati avevano detto la loro sull’autostrada, in ordine abbastanza sparso di soluzioni. Ma nessuno sa davvero che pesci pigliare per tirare fuori il progetto dalle secche economiche in cui si trova adesso. La tratta D, quella del Vimercatese, potrebbe non essere mai realizzata. Si risparmierebbe almeno un miliardo su un progetto che doveva costare 1,7 miliardi ed è finito per costarne più di 5.