È accusato di aver truffato più di trenta persone approfittando dello stato di bisogno di chi cercava lavoro. La Polizia di Stato ha eseguito, a Milano, un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa nei confronti di un uomo di 35 anni, già indagato per sostituzione di persona, appropriazione indebita e frode informatica.
Le indagini si sono concentrate da mesi sull’uomo che si era accreditato su una piattaforma online (“Give me a chance”) che fornisce prodotti e servizi incrociando offerte e domande di lavoro, su richiesta inoltrata da una parrocchia che aveva praticamente fatto da garante. I gestori avrebbero agito in buona fede, tutti sono stati ingannati.
L’uomo prometteva corsi di formazione sulla prevenzione Covid-19 e sulla sicurezza sul lavoro e offerte di lavoro come fosse un intermediario di importanti aziende dietro il pagamento di una somma di denaro (dai 90 ai 300 euro) che variava a seconda delle possibilità economiche del truffato di turno.
Le vittime si rendevano conto di essere state ingannate quando si presentavano nelle sedi indicate dal truffatore. I truffati sono stati interamente risarciti dalla onlus che gestisce la piattaforma.