“Rassegnazione, negatività, mancanza di idee risolutive, confusione da parte di Regione Lombardia per offuscare la scarsa attività di questa amministrazione. Tutto questo si evince dal discorso via web tenuto dal sindaco Pietro Cicardi”.
Sono parole taglienti quelle scritte in un comunicato dalla Lega di Triuggio del 13 aprile, emesso dopo la pubblicazione di un video – il 6 aprile – sulla pagina Facebook del Comune. In pochi minuti, dopo aver dato un aggiornamento sui numeri del contagio, Cicardi diceva che “la situazione vaccinale in Lombardia sta passando un momento di grandissima sofferenza e difficoltà, per certi versi anche di confusione”.
Chiedeva poi agli ultra 80enni che ne avessero bisogno di rivolgersi ali uffici comunali per “informazioni puntuali e assistenza, affinché questa vaccinazione alla fine si possa mettere in atto: una di quelle azioni importantissime che probabilmente andava fatta anche in tempi più ristretti”. Chiudeva specificando che “altre azioni particolari sul nostro territorio non è possibile pensarle o metterle in atto” e raccomandando ai triuggesi di non abbassare la guardia.
Ma la sezione locale del Carroccio non l’ha mandata giù. Il gruppo “è rimasto basito di fronte alle parole del primo cittadino che ancora una volta non evita critiche nei confronti dell’operato di Regione Lombardia, questa volta in ragione del piano vaccinazioni. L’assidua contestazione da parte di questa amministrazione sull’ operato del Presidente Fontana ha il solo scopo di occultare il proprio non operato”.
Ripescate quelle che reputano “totali assenze” dell’amministrazione comunale fin dal primo lockdown, i lumbard hanno evidenziato che Triuggio ora non si sarebbe fatto avanti per proporre alle autorità regionali uno spazio da adibire ad hub vaccinale.
”Tutto fa pensare ad una resa, il primo cittadino se ne lava le mani come Ponzio Pilato, è impossibilitato con i suoi collaboratori a trovare nuove soluzioni, Triuggio è ferma in attesa degli eventi”. Per la Lega, invece, ci si potrebbe muovere su diversi binari.
Al sindaco chiede di “riattivare e migliorare il servizio dei tamponi, con prescrizione medica, usufruendo della struttura del Melograno, già utilizzata dal 20/01/2021 al 20/02/2021, in cui 107 persone hanno goduto di questa possibilità; effettuare controlli con l’aiuto della Polizia Locale e Protezione Civile in tutte le frazioni in orari diurni e serali per verificare che giovani ed anziani non facciano assembramento; contattare i colleghi e in particolare il sindaco Emanuele Pozzoli di Besana Brianza, per collaborare a tutte le necessità organizzative di personale e di risorse per gestire al meglio il punto vaccinazione; contattare medici di base in pensione sperando che diano la loro disponibilità ad assistere ed informare i cittadini qualora ne avessero bisogno”.