Rapinava e malmenava le sue vittime, preferibilmente donne. A Saronno era diventato un incubo, ma martedì i carabinieri lo hanno incastrato. Il sospettato, un tunisino di 34 anni senza fissa dimora, già noto alle forze dell’ordine per reati contro il patrimonio, è accusato di duplice rapina. Sarebbe responsabile di almeno un paio di colpi, uno dei quali avvenuto nella notte dell’uno di febbraio e che ha visto vittima una donna di Lazzate di 39 anni che stava passeggiando insieme a due amiche in via Monte Santo a Saronno. Era appena uscita da una pizzeria quando il tunisino l’ha aggredita violentemente per impadronirsi della borsetta.
La donna ha opposto resistenza provando ad allontanarlo. L’uomo a quel punto ha estratto dalla tasca una torcia elettrica scagliandola più volte contro la testa della donna che, sanguinante, non ha potuto fare altro che desistere. Si è quindi intascato il malloppo con cellulare e altri effetti personali, e se l’è svignata facendo perdere le proprie tracce. La contusa, costretta alle cure ospedaliere, se l’è cavata con un grande spavento e con nove giorni di prognosi.
Il giorno dopo, nel pomeriggio, la replica all’altezza del sottopasso ferroviario. Vittima, ancora una volta una donna, strattonata e malmenata, tanto da ricevere una prognosi di sei giorni. Ma questa volta l’aggressore è stato pizzicato dalle telecamere sistemate nella zona. Grazie alle indagini condotte dai militari l’uomo, riconoscibile anche da un cappellino con la bandiera americana, è stato fermato da una pattuglia. Dai successivi riscontri fotografici gli investigatori lo hanno incastrato addebitandogli anche l’altra rapina.