«A due mesi dall’entrata in vigore del nuovo orario, siamo usciti dalla fase più acuta dell’emergenza. Ora prende avvio un passaggio altrettanto cruciale: sfruttare la maggiore disponibilità di mezzi e la massima efficienza degli equipaggi per ridare ulteriore regolarità a un servizio che ogni giorno muove 800mila passeggeri, pari a oltre un quarto di quelli che ogni giorno si spostano in Italia». È quanto dichiarato da Marco Piuri, amministratore delegato di Trenord, durante l’incontro con i Comitati pendolari in Regione Lombardia. «Il sistema guadagnerà ulteriore respiro grazie ai 35 convogli di Trenitalia che giungeranno da giugno 2019, facendo da preludio ai 161 nuovi treni acquistati da FNM e Regione Lombardia in arrivo dalla seconda metà del 2020. C’è ancora molto da fare, ma con il nuovo orario abbiamo avviato la strada giusta: le prime conferme sono la riduzione delle soppressioni – diminuite di due terzi – e il miglioramento della puntualità: oggi l’82% dei 2200 treni che circolano in Lombardia arriva in orario».
«Con interventi circoscritti sul servizio abbiamo dato respiro a un sistema in evidente affanno – ha commentato Piuri. Questo ci permette ora di beneficiare di maggiore disponibilità di materiale rotabile per adeguare la flotta di linee in precedenza penalizzate dalla vetustà dei convogli. È il caso della S8 Milano-Carnate-Lecco, su cui da febbraio circolano convogli a 7 carrozze con oltre 970 posti a sedere complessivi, più proporzionati alla crescita delle frequentazioni registrate sulla linea dopo la chiusura del Ponte San Michele». Inoltre, gli interventi sulla flotta hanno consentito a Trenord di prevedere convogli di riserva negli snodi strategici di Milano Porta Garibaldi, Milano Centrale, Milano Cadorna, Pavia.
I dati certificati sulle performance di servizio mostrano che dal 9 dicembre le soppressioni si sono ridotte di due terzi: dal 5% registrato in media nel 2018 – circa 120 corse soppresse ogni giorno – con il nuovo orario il dato è sceso all’1,7%, cioè circa 40 corse, di cui 15 non effettuate per cause sotto la responsabilità di Trenord. La puntualità a livello ragionale ha raggiunto l’82% – prima del 9 dicembre era inferiore all’80%. Il miglioramento della puntualità si è registrato in particolare su alcune grandi direttrici che convergono su Milano: sulla linea S9 Saronno-Seregno-Albairate il dato è passato dal 68% di ottobre-novembre all’attuale 84%; sulla S13 Milano Bovisa-Pavia dall’80% all’87%; sulla linea Milano-Cremona-Mantova dal 70% all’87%.
L’ad ha proseguito: «Permangono alcune situazioni critiche: la linea S8, che registra performance non soddisfacenti a causa del materiale rotabile vetusto; la linea Milano-Brescia-Verona, su cui attualmente sono imposte riduzioni di velocità da parte del gestore dell’infrastruttura; la linea S11, sul cui andamento incidono significativamente i lavori infrastrutturali a Chiasso, il materiale rotabile vetusto e un’infrastruttura molto trafficata oggi al limite della capacità. Su queste aree concentreremo nei prossimi mesi tutto il nostro impegno, pur consapevoli di avere a che fare con limiti strutturali spesso non modificabili in tempi brevi».
«Come promesso ai Tavoli di Quadrante tenutisi a dicembre, in questi mesi abbiamo prestato massima attenzione alle istanze del territorio. Le indagini che svolgiamo presso i nostri clienti ci confermano che c’è ancora molto da fare, ma che chi viaggia inizia a percepire segni di miglioramento. Questa è la strada su cui vogliamo proseguire».