Tragedia sfiorata nel tardo pomeriggio di mercoledì sul lago di Lecco. La dinamica, ancora al vaglio degli inquirenti per i dettagli, racconta di un gruppo di ragazzi arrivati in tarda mattinata da Besana in Brianza per trascorrere una giornata di divertimento sul lago.
Il gruppo aveva scelto la spiaggetta sotto l’ex albergo “La Rosa”, ora complesso residenziale, come punto d’appoggio. Noleggiate alcune canoe, dopo vari giri i ragazzi si sono diretti sul fronte opposto del lago, in territorio di Mandello. Qui hanno deciso di fare dei tuffi, buttandosi direttamente dalla seconda galleria. Uno di loro, un giovane di 27 anni, ha però centrato la canoa invece che le acque del lago, ferendosi.
Gli amici lo hanno caricato proprio su una canoa e lo hanno riportato a riva dall’altra sponda, tornando ad Abbadia.
Contattati i soccorsi, sul posto i vigili del fuoco di Lecco, la Croce rossa di Lecco e l’elisoccorso da Bergamo, in quanto l’automedica di Lecco era impegnata altrove. L’elisoccorso dopo alcuni giri sopra il paese è atterrato nel parco de “El Rancho florido” una villa sul lago, poco lontano dalla spiaggetta. L’ambulanza della Cri ha trasportato il brianzolo fino all’elicottero: una volta caricato il ferito, il velivolo si è diretto verso l’ospedale di Bergamo, in codice giallo. L’episodio conferma una volta di più che tuffarsi dalle gallerie, nonostante il pericolo, resta una delle abitudini di molti temerari.
Il quotidiano la Provincia di Lecco ha fatto un riassunto degli eventi. Qualche anno fa, poco lontano dalla spiaggetta de “La Rosa” una ragazza si era lanciata dalla galleria lungo la strada statale 36, in zona Bolis, sempre ad Abbadia, fratturandosi la mascella. In zona Moregallo in passato c’era stata anche un tuffo mortale.
Il ventisettenne di Besana Brianza ha riportato la frattura di un femore e un trauma al bacino, ma se la caverà.
Resta da comprendere come mai gli amici lo abbiano mosso dal luogo della caduta e lo abbiano trasportato in canoa sul fronte opposto del lago, con tutti i rischi che ne potevano conseguire. E di conseguenza resta da capire come mai non abbiano chiamato direttamente i soccorsi al Moregallo. Il ragazzo è arrivato a riva cosciente, e vigile, ma dolorante.
I vigili del fuoco hanno aiutato a recuperarlo dalla canoa e a metterlo sulla lettiga. L’arrivo dell’elicottero ha portato tanta gente sul luogo dei soccorsi, incuriosita sul posto.